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Immigrazione, le decisioni del Governo

10/10/2013

Nuovo fondo presso il ministero dell’Interno; novità in vista per la protezione internazionale

Il Governo ha disposto la costituzione di un fondo presso il ministero dell’Interno con una dotazione di 190 milioni di euro per l’anno 2013. È stato inoltre incrementato di 20 milioni di euro il Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
Le decisioni sono state prese nel Consiglio dei ministri del 9 ottobre scorso.
Approvato anche uno schema di decreto legislativo che si pone l’obiettivo di favorire l’integrazione dei titolari di protezione internazionale (rifugiati e titolari di protezione sussidiaria), consentendo che venga loro rilasciato il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo alle medesime condizioni previste per gli altri cittadini stranieri.
Il decreto legislativo è stato predisposto, sulla base della delega contenuta nella legge di delegazione europea 2013, per dare attuazione alla direttiva 2011/51/UE che ha modificato la direttiva 2003/109/CE del Consiglio per estenderne l’ambito di applicazione ai beneficiari di protezione internazionale.
Il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, previsto dall’articolo 9 del decreto legislativo n. 286/1998 (Testo unico in materia di immigrazione) può essere concesso agli stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio nazionale da almeno cinque anni, in possesso di determinate condizioni reddituali. La novità significativa per i titolari di protezione internazionale sarà la facoltà conferita dal permesso di “lungosoggiorno” di stabilirsi, a determinate condizioni (ad esempio, per motivi di lavoro) in un secondo Stato membro.
Lo schema di decreto legislativo prevede in particolare che:
- i titolari di protezione internazionale con permesso di “lungo-soggiorno” potranno stabilirsi, a determinate condizioni (ad esempio, per motivi di lavoro), in un secondo Stato membro;
- per favorire l’integrazione del titolare di protezione internazionale, oltre ad attribuirgli la possibilità di acquisire lo status ulteriore di soggiornante di lungo periodo, si prevede che questo possa essere mantenuto anche in caso di cessazione della protezione internazionale;
- viene eliminata, per gli stranieri beneficiari di protezione internazionale ed i loro familiari l’onere di documentare la disponibilità di un alloggio idoneo e non ci sarà l’obbligo di superare un test di conoscenza della lingua italiana ai fini del rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

Il provvedimento verrà nei prossimi giorni trasmesso alle Commissioni parlamentari competenti per il prescritto parere di competenza.

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Pubblicato il: Giovedì, 10 Ottobre 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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