12/10/2007
“Negli ultimi anni l’immigrazione ha prodotto tra gli italiani un sentimento di contrarietà e ostilità”...Immigrazione, la percezione degli italiani
“Negli ultimi anni l’immigrazione ha prodotto tra gli italiani un sentimento di contrarietà e ostilità”. Lo afferma una ricerca commissionata dal ministero dell’Interno. “L’idea di un altro da sé, che arriva e tenta di inserirsi – sottolinea lo studio – crea disagio e scompiglio. Il cittadino italiano si sente spesso prevaricato, perché ha la sensazione che le regole che valgono per lui (fiscali, giuridiche, sociali, culturali) non valgono anche per gli stranieri. Lavoro, caro-casa, servizi sanitari, qualità della vita: sono questi gli ambiti dove gli italiani manifestano maggiormente la loro insofferenza, perché ritengono che la presenza degli stranieri abbia ulteriormente aggravato la loro situazione. Poi c’è la questione sicurezza: secondo il pensiero comune, ai nostri delinquenti si sono aggiunti quelli provenienti dagli altri Paesi”. “Il fenomeno migratorio – continua la ricerca – sembra dunque inserirsi in un quadro di vissuti di insicurezza e precarietà generale, accentuandone ulteriormente le paure e i disorientamenti. La parola “immigrazione” ha, inoltre, un potere evocativo fortemente critico. Si sovrappone a quella di “clandestinità” ed evoca immagini di illegalità.” “Influisce a tal fine – afferma lo studio – il “bombardamento mediatico” che tende ad esaltare il sensazionalismo della cronaca nera associata all’immigrazione, diffondendo immagini ed esempi negativi e rafforzando lo schema immigrazione-criminalità. Del tutto assenti, invece, dalla cronaca – prosegue lo studio – sono gli altri volti dell’immigrazione: quella che lavora, produce, contribuisce al bilancio dello Stato e che, spesso e volentieri, subisce anche episodi di violenza e cronaca nera.” “Le considerazioni positive sugli immigrati provengono per lo più da chi ha contatti con gli immigrati stessi, magari perché ha alle sue dipendenze una colf o una badante in casa.”
“Gli italiani – continua la ricerca – pensano che gli immigrati siano una risorsa per il mercato del lavoro ma pensano anche che, accettando compensi e incarichi sottopagati, gli immigrati abbassino i livelli salariali di tutti gli altri”. “L’essere regolarizzati è la condizione necessaria per avvicinare gli italiani agli immigrati”. Affinché un immigrato possa essere ritenuto integrato, gli italiani – secondo lo studio commissionato dal ministero dell’Interno – ritengono fondamentale che lo straniero abbia:
1. un lavoro
2. un alloggio dignitoso
3. la volontà di adeguarsi alle leggi dello Stato
4. il rispetto della cultura e delle usanze italiane
5. la conoscenza della lingua
Secondo la ricerca, gli italiani rimproverano al Governo:
1. di essere impreparato e disorganizzato nella gestione del fenomeno
2. di essere impreparato e disorganizzato nella gestione delle quote e nel controllo sui clandestini
3. di essere impreparato e disorganizzato sulla questione sicurezza e controlli
4. di essere inefficiente nella giustizia