16/01/2016
“Accoglienza è scrivere insieme la pagina bianca della storia”Immigrazione, incontro pubblico a Tione, in Trentino
“Fare mondo insieme e disinnescare la miscela di paura. Accoglienza è scrivere insieme la pagina bianca della storia”. Sono fra le riflessioni emerse nel corso dell'incontro intitolato “Verso una società multietnica consapevole”, svoltosi venerdì 15 gennaio 2016 a Tione, in Trentino, promosso e organizzato dall'Associazione Mani Unite onlus (attiva in progetti di carattere umanitario) con il patrocinio della Comunità delle Giudicarie.
Al tavolo dei relatori, nella Casa della Comunità, il coordinatore responsabile del Cinformi (Centro informativo per l'immigrazione della Provincia autonoma di Trento) Pierluigi La Spada, il responsabile della Comunità per minori stranieri “Forte Rossarol” di Tessera (Venezia) Renato Mingardi e il filosofo don Marcello Farina; moderatore il giornalista Giuliano Beltrami.
Il presidente dell'associazione Mani Unite onlus, Arduino Leonardi, in apertura di serata ha voluto (accanto al ringraziamento ai relatori e alla Comunità delle Giudicarie) sottolineare lo scopo dell'evento: conoscere per capire meglio il fenomeno migratorio; “non per trovare facili soluzioni, ma per affermare principi di civiltà”. Le finalità della serata - “vincere diffidenza e paura” - sono state ribadite anche dal moderatore Giuliano Beltrami.
Pierluigi La Spada, coordinatore responsabile del Cinformi (invitato per un intervento di carattere informativo) ha quindi illustrato in sintesi l'evoluzione del fenomeno migratorio in Trentino. In pochi anni, dal 2001 a 2013, si è passati da 15mila a 50mila cittadini di origine straniera residenti sul territorio provinciale, con circa tremila nuovi arrivi l'anno. Venendo al fenomeno profughi, oggi sono 949 i migranti forzati accolti in Trentino. Accoglienza che non rappresenta peraltro una novità e che vede, nonostante la recente crescita del fenomeno, numeri ben inferiori agli arrivi di migranti nei primi anni del Duemila. In termini di confronto con territori vicini, a fine novembre 2015 in Trentino-Alto Adige v'erano 170 migranti forzati ogni 100.000 abitanti; in Tirolo (Austria) 716 migranti forzati ogni 100.000 abitanti. Di fronte alla questione profughi – ha spiegato La Spada – in Trentino v'è stata un'assunzione diretta di responsabilità da parte della Provincia in base ad un protocollo d'intesa con il Commissariato del Governo. I servizi vanno oltre i bisogni primari, prestando attenzione, fra l'altro, anche alla sfera sociale e psicologica, con interventi a favore di una positiva convivenza in comunità e percorsi di costruzione di autonomia individuale.
Il responsabile della Comunità per minori stranieri “Forte Rossarol” di Tessera Renato Mingardi ha proposto un video che ha raccontato, attraverso alcune interviste, il vissuto, le speranze e le sofferenze dei giovani che arrivano soli in Italia. Il filmato è stato lo spunto per descrivere peculiarità e modalità dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
Ha chiuso la serie di interventi dei relatori il filosofo don Marcello Farina. “Sobrietà, volontariato e partecipazione – è stato detto – sono gli antidoti ad un mondo che incoraggia egoismo e individualismo. C'è un'allergia diffusa all'altro che porta a episodi di inciviltà e violenza.” “E' importante - ha detto fra l'altro don Farina - fare mondo insieme e disinnescare la miscela di paura. Accoglienza è scrivere insieme la pagina bianca della storia.”
Fra gli interventi del pubblico, l'insegnante Ilaria Pedrini ha portato all'attenzione della sala la positiva esperienza di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale a Roncone. Un progetto avviato ormai da diversi mesi che contribuisce, accanto all'impegno di tante altre comunità locali, a rendere il Trentino una terra solidale.