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Immigrazione, il ritratto della Fondazione Ismu

06/12/2016

Secondo l’Ismu “gli immigrati in Italia sono in genere più stabili e integrati”

Al 1° gennaio 2016 la stima relativa alla popolazione straniera in Italia è di 5,9 milioni di migranti (regolari e non), con un aumento di 52mila unità (+0,9%) rispetto all'anno precedente. Il dato è fornito dal Rapporto sulle migrazioni 2016 elaborato dalla Fondazione Ismu. Gli stranieri - afferma la Fondazione - rappresentano il 9,58% di quella che è indicata da Eurostat come popolazione abitualmente residente in Italia. Se ai 52mila stranieri presenti conteggiati in più (regolari e non) si aggiungono i 178mila immigrati che hanno acquisito la cittadinanza italiana, l’incremento del numero complessivo dei presenti sale intanto a 230mila, con un aumento complessivo del 3,9%. I dati dunque – afferma l’Ismu – indicano che la crescita c'è ma non si vede e al tempo stesso mostrano come gli immigrati in Italia siano in genere più stabili e integrati.
Sul fronte dell’asilo, nel corso degli ultimi cinque anni il numero dei migranti sbarcati sulle coste italiane è quasi triplicato: dai 63mila nel 2011, ai 154mila del 2015, passando per la punta dei 170mila del 2014. Si regista anche un incremento dei richiedenti asilo: nei primi 10 mesi del 2016 sono state presentate 98mila domande (contro 84mila nel 2015). Aumentano anche i minori non accompagnati giunti via mare: al 31 ottobre 2016 se ne contano oltre 22mila contro i 12.360 dell’intero anno 2015.
Negli ultimi anni la natalità degli stranieri è invece scesa gradualmente: agli 80mila nati del 2012 (massimo raggiunto) si è passati infatti da 78mila nati del 2013, ai 75mila del 2014 fino ai 72mila del 2015. Quindi, anche se il loro contributo allo svecchiamento della popolazione rimane comunque importante, è evidente – sostiene la Fondazione – che “si stanno sempre più adattando al modello riproduttivo della società italiana e che la prevista rivoluzione delle culle, che qualcuno teorizzava, si è rivelata una falsa aspettativa”.
Sul fronte lavorativo si registra, nel 2015, un aumento dell’occupazione straniera (+ 2,8% rispetto all’anno precedente). Inoltre, per la prima volta dopo diversi anni si calcola una diminuzione dei disoccupati stranieri che sono 456.115 (-9.579 rispetto all’anno precedente). Gli immigrati senza lavoro rappresentano il 18% dei disoccupati complessivi.

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Pubblicato il: Martedì, 06 Dicembre 2016 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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