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Immigrazione e agricoltura

04/02/2014

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della presentazione del XXIII Rapporto Immigrazione 2013 di Caritas Migrantes.

Sono 320mila gli immigrati, provenienti da ben 168 diverse nazioni, impegnati regolarmente nelle campagne italiane: il 25 per cento del numero complessivo di giornate di occupazione del settore. I lavoratori stranieri - afferma la Coldiretti - contribuiscono in modo strutturale e determinante all'economia agricola del Paese: dalle stalle del nord dove si munge il latte per il Parmigiano Reggiano alla raccolta delle mele della Val di Non, dal pomodoro del Meridione alle grandi uve del Piemonte.
I distretti produttivi di eccellenza del Made in Italy possono sopravvivere solo grazie al lavoro degli immigrati che hanno un'età media di 35 anni e mezzo e per ben il 72 per cento sono di sesso maschile.
Tra i primi 12 paesi di provenienza, che rappresentano l'87,2 per cento del totale dei lavoratori stranieri, si trovano: Romania, India, Marocco, Albania, Polonia, Bulgaria, Tunisia, Slovacchia, Macedonia, Senegal, Moldavia, Ucraina.
Dall'analisi emerge inoltre che, a livello provinciale, Trento risulta tra le prime 15 provincie per numero di lavoratori con un 4,2% del totale degli stranieri operanti nel settore.

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Pubblicato il: Martedì, 04 Febbraio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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