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Immigrati, il 71% ha un lavoro stabile

18/03/2009

Oltre il 71% degli immigrati in Italia ha un contratto a tempo indeterminato, rispetto ad una media nazionale di circa il 64%. Il 68% lavora nella piccola impresa.

Oltre il 71% degli immigrati in Italia ha un contratto a tempo indeterminato, rispetto ad una media nazionale di circa il 64%. Il 68% lavora nella piccola impresa. Il 13,3% dei lavoratori stranieri è occupato a tempo determinato, mentre la percentuale degli italiani è del 10%. I dati emergono da una ricerca realizzata recentemente dalla Fondazione Leone Moressa sulla presenza straniera nel mercato del lavoro in Italia. Dallo studio emerge tra l'altro che i lavoratori immigrati sono concentrati soprattutto nelle imprese con meno di 50 addetti, situazione che viene spiegata dai ricercatori attraverso una serie di fattori: nel centro e nordest italiano la manodopera immigrata risponde particolarmente alla domanda proveniente dalla rete di piccole imprese manifatturiere presenti nel territorio, mentre nel sud la domanda proviene in particolare dalle aziende che impiegano manodopera stagionale per le attività nel settore agricolo, della pastorizia o della pesca, che sono generalmente di piccole dimensioni. Un altro fattore sarebbe il fenomeno – in crescente sviluppo – dell’imprenditorialità straniera. Riguardo la struttura dell’occupazione per tipologia di posizione contrattuale, la ricerca ha rilevato che la parte preponderante degli stranieri lavora alle dipendenze (l’84,5% a fronte del 74,3% degli italiani), il 14,4% è lavoratore autonomo e solo l’1,1% è collaboratore occasionale e/o a progetto. In base ai dati forniti dall’Istat sull’occupazione degli stranieri, i ricercatori hanno evidenziato anche il livello di posizione professionale del personale dipendente straniero: in linea di massima gli immigrati sono impiegati in mansioni dal contenuto professionale più modesto. “Alla luce di questo studio - affermano i ricercatori della Fondazione Leone Moressa - si può ipotizzare come la strettissima relazione tra i sistemi efficienti di piccola e media impresa e i lavoratori immigrati potrebbe dimostrarsi non solo una difesa ma anche una reazione alla grande crisi economica in atto. Maggiore attenzione al fenomeno immigratorio equivale ad una crescente attenzione verso il sistema di piccola e media impresa, vero punto di forza e di competitività dell’Italia”.

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Pubblicato il: Domenica, 16 Agosto 2009 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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