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Il viaggio dei minori e dei giovani migranti

03/10/2017

Il quadro è tracciato da due rapporti condotti da Reach Iniziative con l’Unicef

Nel 2016 sono arrivati in Europa oltre 100mila minorenni rifugiati e migranti, dei quali oltre 33.800 non accompagnati e separati dai genitori (il 34%). Dei 12.239 minorenni (accompagnati e non) arrivati in Italia nei primi sei mesi del 2017, il 93% ha viaggiato da solo. Il 75% dei minorenni rifugiati e migranti intervistati ha preso la decisione di mettersi in viaggio da solo. In media, i minori arrivati in Italia hanno impiegato un anno e due mesi da quando hanno lasciato il paese d'origine.
I dati emergono da due studi realizzati in Italia e in Grecia da Reach Iniziative e Unicef sul profilo, il viaggio e le aspettative dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) e dei giovani migranti in Italia.
Meno della metà dei minori intervistati in Italia racconta di aver lasciato il paese d'origine con lo scopo di raggiungere l'Europa, Italia inclusa (46%). Un quinto degli intervistati (20%) - si legge nel Rapporto - è partito con lo scopo di andare in Nord Africa o di rimanere in un paese vicino (12%), come il Mali o il Senegal. Fra i minori che sono partiti con l'intenzione di raggiungere un paese europeo, l'accesso all'istruzione (38%) e il rispetto per i diritti umani (18%) sono fattori importanti che hanno influenzato la decisione di raggiungere il continente europeo. La maggioranza dei minori che ha viaggiato lungo la rotta del Mediterraneo centrale è stata costretta a lavorare nel corso del viaggio, spesso in condizioni fortemente usuranti, in genere in paesi di transito come Niger, Algeria o Libia.

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Pubblicato il: Mercoledì, 04 Ottobre 2017 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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