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Il problema affitti

20/07/2009

Nel campo degli affitti immobiliari gli immigrati continuano a subire molte discriminazioni: gli stranieri sono vittime del pregiudizio e della speculazione di chi affitta a immigrati ma a prezzi maggiorati.

Inoltre, vengono spesso richieste garanzie economiche aggiuntive. I dati, rilevati anche da uno studio realizzato recentemente dal Cinformi, emergono da una ricerca realizzata in Italia dal Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari e di cui dà notizia, fra gli altri, “La Stampa.it”. Secondo lo studio, nell’85% dei casi il contratto di affitto degli immigrati non è registrato o riporta una cifra inferiore a quella reale, mentre i canoni sono spesso più alti rispetto a quelli applicati agli italiani. Al problema della casa il Cinformi ha dedicato, accanto all'attività di studio e ricerca, anche il film “Reame del nulla”. La regia del cortometraggio, della durata di 50 minuti, è stata affidata a Razi Mohebi, regista afghano che attualmente si trova, con la moglie e il figlio, nella condizione di rifugiato in Italia. La questione abitativa – come si afferma nel Piano Convivenza elaborato dall’assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza e approvato dalla Giunta provinciale – è una priorità nell’ambito di una politica di accoglienza che non deve però innescare situazioni di “concorrenza tra poveri”. E’ quindi importante sensibilizzare la comunità autoctona sulle difficoltà nell’accesso alla casa peculiari della condizione di straniero. Il mediometraggio “Reame del nulla”, in particolare, non affronta il problema dell’acquisto della casa ma quello, ancora più pressante, della ricerca di una casa in affitto, di una semplice “soluzione temporanea” che per molti stranieri è già un obiettivo difficile da raggiungere.

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Pubblicato il: Lunedì, 17 Agosto 2009 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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