Vai menu di sezione

I rifugiati siriani, appello dell’Unhcr

08/09/2013

Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, la Siria è diventata la grande tragedia di questo secolo

Il numero di rifugiati siriani ha toccato oggi quota 2 milioni e non sembra che il flusso sia destinato a terminare. Siamo ormai abbondantemente nel terzo anno di guerra e dalla Siria non si arresta il flusso di donne, bambini e uomini che attraversano i confini in uscita dalla Siria spesso portando con sé poco più dei vestiti che indossano. E’ un trend allarmante quello che ha visto fuggire 1.8 milioni di persone in 12 mesi. Esattamente un anno fa i rifugiati registrati o in attesa di registrazione erano 230.671. E’ quanto afferma l’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, in una nota diffusa recentemente. “La Siria è diventata la grande tragedia di questo secolo, una vergognosa calamità umanitaria con livelli di sofferenza e esodi mai registrati nella storia più recente – affermano i rappresentanti dell’agenzia. L’unico conforto è rappresentato dall’umanità dimostrata dai paesi confinanti nell’accogliere e salvare la vita di così tanti rifugiati.”
Oltre il 97% dei rifugiati siriani sono ospitati dai paesi della regione confinante, il che pone un fardello non indifferente sulle infrastrutture, sulle economie e le società dei paesi coinvolti. C’è urgente bisogno di un consistente sostegno internazionale per aiutare questi paesi a gestire la crisi dei rifugiati siriani. Due milioni sono i siriani che si sono registrati o che sono in attesa di essere registrati come rifugiati. Alla fine di agosto questo numero comprendeva 110mila rifugiati in Egitto, 168mila in Iraq, 515mila in Giordania, 716mila in Libano e 460mila in Turchia. Circa il 52% dei rifugiati siriani è composto da bambini e ragazzi sotto i 17 anni. Altri 4,25 milioni di persone sono sfollate all’interno della Siria, secondo i dati raccolti dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari fino al 27 agosto. Considerati insieme, questi numeri – per un totale di più di 6 milioni di persone in fuga dalle loro case – significano che vi sono più siriani costretti a fuggire che qualsiasi altra popolazione in altre situazioni di crisi.
Sulla questione dell’emergenza dei profughi siriani ne ha parlato anche il ministro dell’interno Angelino Alfano in occasione di una visita a Siracusa, in Sicilia dove ha fatto il punto della situazione insieme ai prefetti della Sicilia dei flussi migratori e del sistema di accoglienza dei migranti. “I profughi siriani per sbarcare in Italia pagano somme che variano dai 12 ai 20.000 euro. Sono altamente scolarizzati e molti di loro hanno conti correnti cospicui - ha reso noto il ministro. Molti di loro arrivano in Sicilia per poi proseguire i loro viaggi in altri paesi europei. La loro situazione, quindi, pone altre questioni: la Sicilia non è frontiera d'Italia, è frontiera d'Europa. Vengono qui per andare altrove e questo va affrontato a livello europeo. L'UE - ha concluso - non può chiedere tanto e dare poco.”

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Lunedì, 09 Settembre 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto