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I cittadini Ue: “garantire uguali diritti agli immigrati”

08/06/2012

La Commissione ha pubblicato anche la terza Relazione annuale sull'immigrazione e l'asilo

La grande maggioranza dei cittadini dell'Unione europea è convinta che gli immigrati regolari debbano godere degli stessi diritti della generalità dei cittadini. Lo afferma il 68% del campione intervistato fra i cittadini Ue. Inoltre, circa quattro europei su dieci (42%) pensano che l’Unione europea debba incoraggiare la migrazione di lavoratori da paesi terzi per fronteggiare le sfide demografiche e le carenze di forza lavoro. I dati emergono dal sondaggio “Eurobarometro” a cura della Commissione europea.
La Commissione ha pubblicato inoltre una relazione sugli sviluppi del 2011 nei settori dell’immigrazione e dell’asilo. Otto europei su dieci ritengono che sia dovere degli Stati membri offrire protezione e asilo a chi ne ha bisogno e che le regole per l’ammissione dei richiedenti asilo debbano essere le stesse in tutta l’Unione. Per gran parte degli europei (67%) è poi importante poter viaggiare per l’Ue senza subire controlli alle frontiere interne.
Nell’Unione europea vivono circa 20,2 milioni di cittadini di paesi terzi, grosso modo il 4% della popolazione totale dell’Unione (502,5 milioni) e il 9,4% di tutti i migranti a livello mondiale (214 milioni secondo stime). Nel 2011 sono stati negati 343 000 ingressi nell’Unione, con una diminuzione del 13% rispetto al 2010. Sempre nel 2011 sono state fermate 468 500 persone (in calo rispetto alle 505 000 del 2010), mentre gli Stati membri hanno rimpatriato circa 190 000 cittadini di paesi terzi (15% in meno rispetto al 2010). Nel 2011 le domande d’asilo presentate negli Stati membri sono state oltre 302 000, ben il 16,2% in più rispetto al 2010 ma pur sempre molte di meno del picco di 425 000 domande raggiunto del 2001.

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Pubblicato il: Venerdì, 08 Giugno 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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