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“I beneficiari” dello Sprar

21/02/2013

A fronte di 3.979 posti finanziati, nel 2011 sono stati accolti 7.598 beneficiari, il 10,8% in più rispetto al 2010

Sono stati 7.598 nel 2011 i beneficiari del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, Sprar, a fronte di 3.979 posti finanziati. Si tratta di un percentuale del 10,8% in più rispetto al 2010. I beneficiari titolari di una forma di protezione (sussidiaria, umanitaria, rifugiati) sono complessivamente 5.478, ossia il 72% del totale, mentre i richiedenti protezione internazionale sono 2.120 (28%). Rispetto al 2010, l’incidenza dei permessi di soggiorno per protezione sussidiaria è aumentata di un punto percentuale (18%), mentre quella dei permessi per motivi umanitari è incrementata di 3 punti (16%); è contenuta, invece, la componente dei rifugiati.
Tra le prime dieci provenienze dei beneficiari complessivi al primo posto si trova la Somalia seguita da Afghanistan, Eritrea , Nigeria, Costa d’Avorio, Pakistan, Turchia e Ghana, Iraq e Iran. L’incidenza dei minori all’interno delle prime dieci nazionalità è maggiore fra i nigeriani, i turchi e gli iracheni. Gli uomini accolti sono pari al 79,5%. Risulta, infatti, che nell’insieme dei 7.598 accolti la componente maschile è più del triplo di quella femminile, confermando come gli uomini singoli e in età giovane siano i più rappresentati tra le persone che giungono in Italia in cerca di protezione. Le persone accolte singolarmente nel 2011 sono state il 76%, mentre il 24% facevano parte di un nucleo familiare. Rispetto al 2010 si è registrato un aumento della percentuale dei beneficiari singoli dello 0,8% e la relativa diminuzione per i nuclei familiari accolti.
Rispetto all’età dei beneficiari accolti, la componente maggiormente rappresentata è quella della fascia d’età che va dai 18 ai 25 anni che è del 35%; quella immediatamente successiva, che comprende le persone fra i 26 e i 30 anni è del 23%: in totale, queste due fasce costituiscono oltre la metà del totale degli accolti. A seguire vi è poi la fascia di età che include chi ha fra i 31 e i 35 anni (14% attuale contro il 13% del 2010) e quella che va dai 36 ai 40 anni (7%).
Il numero di minori stranieri non accompagnati richiedenti e titolari di una forma di protezione accolti nei progetti dello Sprar è stato nel 2011 pari a 312 (di cui il 97% di sesso maschile), contro i 253 del 2010.
Per quanto riguarda la modalità di ingresso in Italia, i dati si riferiscono a 5.289 beneficiari, pari al 69,6% del totale. Il 58% degli accolti nello Sprar è entrato in Italia via mare, il 15% attraverso una frontiera aeroportuale, il 10% attraverso una frontiera terrestre, il 9% tramite una frontiera portuale e il 5% è arrivato da Paesi europei o rientrato in Italia in base al “Regolamento Dublino”.

Il quadro in Trentino
In Trentino sono stati accolti nel periodo settembre 2011 – agosto 2012 nell’ambito del progetto di accoglienza e tutela per richiedenti e titolari di protezione internazionale della Provincia autonoma di Trento, che fa parte dal 2006 della rete SPRAR, 24 nuovi beneficiari, 18 uomini e 6 donne, ovvero 5 persone in più rispetto all’anno precedente. Nell’arco di tempo citato si sono alternati nei 30 posti di accoglienza messi a disposizione della Provincia autonoma di Trento 52 beneficiari. Le 24 persone entrate nel progetto gestito dal Centro informativo per l’immigrazione, Cinformi, della Provincia di Trento, provengono da 8 paesi diversi. 14 persone accolte provengono dal Pakistan, un nucleo familiare dalla Somalia, mentre gli altri da Tibet, Congo, Camerun, Afghanistan e Palestina.

La rete dello Sprar
Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), istituito dalla legge n. 189/2002, è costituito dalla rete territoriale degli enti locali che accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (FNPSA) per realizzare – con il fondamentale supporto delle realtà del terzo settore – progetti di accoglienza integrata destinati a richiedenti protezione internazionale, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria e umanitaria. Oltre a tale rete strutturale, nell’ambito del Sistema rientrano altresì i progetti finanziati attraverso le risorse straordinarie dell’Otto per Mille dell’IRPEF assegnate ad ANCI dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché quelli finanziati tramite le risorse della Protezione Civile (Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3933/2011 con validità prorogata fino al 31/12/2012) per le misure di accoglienza straordinaria messe in atto nell’ambito della cosiddetta Emergenza Nord Africa.
I progetti finanziati dal FNPSA per il 2011 sono stati complessivamente 151, di cui 111 destinati all’accoglienza di beneficiari appartenenti alle categorie ordinarie e 40 destinati all’accoglienza delle c.d. “categorie vulnerabili”, quali disabili anche temporanei, persone che richiedono assistenza domiciliare, sanitaria specialistica e prolungata, vittime di tortura e/o di violenza, minori non accompagnati, anziani, donne sole in stato di gravidanza, nuclei monoparentali, persone con disagio mentale. Complessivamente i progetti finanziati dal FNPSA hanno reso disponibili 3.000 posti in accoglienza, di cui 2.500 destinati alle categorie ordinarie e 500 alle categorie vulnerabili (di questi, 50 hanno servizi per la presa in carico di persone con disagio mentale). Gli enti locali titolari di progetto sono stati complessivamente 128, di cui 110 comuni, 16 province e 2 unioni di comuni. A tali posti di accoglienza vanno aggiunti ulteriori 816 posti attivati dalla rete dello SPRAR per le misure di accoglienza straordinaria coordinate dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile e 163 posti in strutture implementate grazie alle risorse Otto per Mille. La rete dello SPRAR nel suo complesso contempla, per il biennio 2011/2012, 3.979 posti di accoglienza.
Del totale 7598 beneficiari nel 2011 del sistema Sprar in Italia 5.936 sono stati accolti nella posti finanziati dal FNPSA, 78 nei progetti attivati grazie alle straordinarie dell’Otto per Mille e 808 nei finanziati tramite le risorse della Protezione Civile. Dal conteggio complessivo sono stati esclusi 179 ospiti che hanno transitato in più progetti, spesso a causa di una emersione della vulnerabilità successiva alla prima presa in carico, per la quale risultano necessarie strutture e servizi specializzati, pur rimanendo nell’ambito dell’accoglienza temporanea integrata delineata dalle linee guida dello Sprar.

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Pubblicato il: Venerdì, 22 Febbraio 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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