16/03/2013
La Boldrini era stata ospite del Cinformi a Trento in occasione della presentazione del suo libro “Tutti indietro”Grasso al Senato e Boldrini alla Camera
È Pietro Grasso, già procuratore nazionale antimafia, il nuovo Presidente del Senato, seconda carica dello Stato. Nel suo discorso di insediamento ha avuto modo di ricordare anche gli immigrati "che cercano qui una speranza di futuro". Ecco un passaggio del discorso del Presidente Grasso. "Ci attende un intenso lavoro comune per rispondere, con i fatti, alle attese dei cittadini che chiedono anzitutto più giustizia sociale e più etica, nella consapevolezza che il lavoro è uno dei principali problemi di questo Paese. Penso alle risposte che al più presto, ed è già tardi, dovremo dare ai disoccupati, ai cassintegrati, agli esodati, alle imprese e a tutti quei giovani che vivono una vita a metà: hanno prospettive incerte, lavori, chi ce l’ha, poco retribuiti, quando riescono a uscire dalla casa dei genitori vivono in appartamenti che non possono comprare, cercando di costruire una famiglia che non sanno come sostenere. Penso all’insostenibile situazione delle carceri nel nostro Paese, che hanno bisogno di interventi prioritari, a una giustizia che oggi va riformata in modo organico, agli immigrati che cercano qui una speranza di futuro, ai diritti in quanto tali, che non possono essere elargiti col ricatto del dovere e che non possono conoscere limiti, altrimenti diventano privilegi. Penso alle Istituzioni sul territorio, ai Sindaci dei Comuni che stanno soffrendo e faticano a garantire i servizi essenziali ai loro cittadini. Sappiano che lo Stato è dalla loro parte, e che il nostro impegno sarà di fare il massimo sforzo per garantire loro l’ossigeno di cui hanno bisogno. Penso al mondo della Scuola, nelle cui aule ogni giorno si affaccia il futuro del nostro Paese, e agli insegnanti che fra mille difficoltà si impegnano a formare cittadini attivi e responsabili."
E' invece Laura Boldrini, già portavoce dell'Unhcr, l'Agenzia Onu per i rifugiati, il nuovo Presidente della Camera dei Deputati. Boldrini, eletta alla quarta votazione con maggioranza assoluta, ha ottenuto 327 voti. Laura Boldrini è la terza donna a ricoprire la carica di presidente della Camera, dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti.
Nata a Macerata il 28 aprile 1961, giornalista, nel 1989 ha cominciato la propria carriera all'Onu lavorando per quattro anni alla Fao, dove si è occupata della produzione video e radio. Dal 1993 al 1998 ha lavorato presso il Programma alimentare mondiale (Wfp) come portavoce per l'Italia. Dal 1998 al 2012 è stata portavoce dell'Alto commissariato per i rifugiati, per il quale ha coordinato anche le attività di informazione in Sud-Europa. In questi anni si è in particolare occupata dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo (Fonte: Wikipedia).
Nel primo discorso pronunciato alla Camera, la Presidente Boldrini ha toccato il tema immigrazione, rivolgendo un pensiero ai “molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce”. Il riferimento naturalmente è ai migranti che hanno perso la vita sulle cosiddette “carrette del mare”. Ma l'attenzione della terza carica dello Stato è stata rivolta anche alle donne vittime di violenza è più in generale ai cittadini a vario titolo vulnerabili, deboli e in difficoltà. “Facciamo di quest'aula – ha detto tra l'altro la neo Presidente della Camera – la casa della buona politica. Farò in modo che questa istituzione sia il luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno.”
La visita a Trento ospite del Cinformi
Nel novembre del 2010 Laura Boldrini era stata a Trento, ospite del Cinformi, per presentare il proprio libro “Tutti indietro” sul tema dei respingimenti dei migranti nel Mediterraneo. La presentazione aveva aperto la due giorni di riflessione e dibattito intitolata “Fortezza Europa? Il confine del diritto di asilo”, evento organizzato da Cinformi, associazione Limen, Centro Astalli e Sanbaradio.
“Sul tema dei rifugiati e richiedenti asilo – aveva detto Boldrini – ci sono due 'dimensioni': la realtà e la percezione; in mezzo ci sono la politica e gli organi di informazione, che in molti casi operano una distorsione del fenomeno”. Proprio la responsabilità degli organi di informazione e della politica era stato uno dei punti chiave dell'intervento di Laura Boldrini. Oggi – aveva detto – in Europa c'è chi costruisce la propria carriera fomentando l'odio. Il titolo del mio libro, 'Tutti indietro', non si riferisce solo all'atteggiamento di chiusura nei confronti di chi lascia il proprio Paese in fuga da guerre e persecuzioni, ma anche ad una logica di 'respingimento interno', ad una tendenza a 'trincerarsi' che ci fa arretrare come Paese. In questo quadro i media hanno un'enorme responsabilità.”