15/05/2010
Lo spunto di riflessione offerto quest'anno è "l’impatto delle migrazioni sulle famiglie nel mondo"Giornata mondiale della famiglia
Oggi, 15 maggio 2010, viene celebrata la Giornata mondiale della Famiglia proclamata dall'Onu. Lo spunto di riflessione offerto quest'anno è "l’impatto delle migrazioni sulle famiglie nel mondo". Di seguito, l'intervento dell'assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Giovanazzi Beltrami.
"Iniziative come la “Giornata della Famiglia” hanno certamente il merito di portare all’attenzione dei media e della comunità internazionale tematiche tanto rilevanti quanto spesso poco considerate nell’arco di tutto l’anno. E’ responsabilità di tutti noi tradurre il valore simbolico e gli spunti offerti da queste iniziative in azioni concrete. E la prima responsabilità è della pubblica amministrazione.
Ebbene in Trentino, ne sono convinta, possiamo celebrare la “Giornata della Famiglia” proclamata dall’Onu per il 15 maggio nella consapevolezza di vivere in un territorio che nelle famiglie vede il pilastri della nostra comunità. Una comunità – o una società – peraltro aperta, dinamica e, come direbbero autorevoli studiosi, “liquida”. Per questo mi piace pensare che lo spunto di riflessione 2010 della “Giornata della Famiglia” (l’impatto delle migrazioni sulle famiglie nel mondo) trovi in Trentino un modello di riferimento, un ideale laboratorio di sperimentazione.
Gli interventi messi in atto in Provincia di Trento riconoscono nella famiglia migrante e nella famiglia transnazionale una risorsa da tutelare e da valorizzare. Proprio la famiglia transnazionale è forse quella che richiede maggiore attenzione, poiché l’esperienza migratoria ne allontana fisicamente i componenti. L’esempio più lampante è sotto gli occhi di una moltitudine di italiani. Ma quanti sanno realmente riconoscere nelle cosiddette “badanti” il dramma di un vissuto migratorio che separa la madre dal figlio e la moglie dal marito? Affetti lasciati in patria, famiglie divise per necessità.
Soprattutto a queste donne, a queste mamme, a queste mogli e ai loro famigliari è importante rivolgere oggi il nostro pensiero e orientare nel breve e lungo periodo le politiche di un’amministrazione attenta al valore della famiglia.
In Trentino, in questa direzione, molto viene già fatto. Al Cinformi, così come presso i patronati, viene offerto aiuto nella compilazione delle domande relative alle pratiche di ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri e ai permessi di soggiorno per motivi familiari. Un sostegno fondamentale, dal momento che i dati che fotografano l’immigrazione sul territorio provinciale ci dicono che la famiglia è la seconda motivazione del soggiorno in provincia di Trento. Molto è stato fatto anche sul versante culturale: le tematiche legate alla famiglia come le coppie miste, le seconde generazioni di immigrati e il fenomeno delle “madri a distanza” vengono affrontate ed esaminate attraverso una costante attività di studio e ricerca.
Tutto ciò nella convinzione che l’unità familiare rappresenti non solo un valore, ma anche un fattore di integrazione primario che offre attraverso la famiglia un solido ponte capace di unire culture e sensibilità diverse."