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Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

19/01/2009

In Trentino la giornata mondiale dei migranti è stata festeggiata a Cles. Una volta terra di emigranti, la Valle di Non si ripropone oggi alla storia come terra di ospitalità...

In Trentino la giornata mondiale dei migranti è stata festeggiata a Cles organizzata dall’amministrazione comunale locale, dai decanati della Valle, dalla Diocesi di Trento e dall’associazione Trentini nel mondo. Nel suo messaggio di benvenuto alle diverse comunità che hanno partecipato alla manifestazione, il sindaco di Cles, Giorgio Osele, ha affermato che “la Valle di Non, una volta terra di emigranti, oggi si ripropone alla storia come terra di ospitalità, di solidarietà dove il senso civile ed il rispetto prevalgono sugli episodi di intolleranza”. Presente alla festa l’assessore provinciale alla convivenza e solidarietà internazionale, Lia Giovanazzi Beltrami, ha dichiarato che “la giornata mondiale del migrante e del rifugiato è una giornata in cui non bisogna dimenticarsi di chi non ha voce; per questo è necessario farsene carico". La festa di Cles è stata secondo il vicario generale della diocesi, don Lauro Tisi “un momento di unità nella diversità”. Parlando della fratellanza tra i popoli, il vicario Tisi ha detto che “tutti siamo assettati di domande infinite, ma poi ci comportiamo da uomini con le risposte in mano senza aprirci al dialogo, sprecando la possibilità di diventare più ricchi.” Alla festa è intervenuto anche il presidente dell’associazione “Trentini nel mondo” Ferruccio Pisoni. “Siamo diversi per colore della pelle, lingua e religione, ma uguali per dignità, aspettative e diritti - ha detto Pisoni - augurandosi che la comunità trentina diventi più aperta, perché tendenzialmente pensiamo che l’immigrato sia un criminale che porta problemi, ma la delinquenza è spesso frutto dell’emarginazione”. Sempre in occasione della giornata del migrante e del rifugiato Papa Benedetto XVI ha invitato i fedeli a riflettere sulle migrazioni intese come un incontro di civiltà, ma anche come testimonianza di una convivenza pacifica tra uomini e culture diverse. Il Papa ha invitato i fedeli al rispetto e al dialogo, prevenendo ogni tentazione di conflitto e sopraffazione”.

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Pubblicato il: Lunedì, 06 Luglio 2009 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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