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Gestione flussi migratori

15/10/2014

Le istanze ruotano intorno a tre pilastri, tra i quali la cooperazione con i paesi terzi

Cooperazione con i paesi terzi, rafforzamento di Frontex nel Mediterraneo e piena attuazione del Caes, il Sistema comune europeo di asilo. Questi sono i tre pilastri intorno ai quali ruota il programma in tema di immigrazione proposto dalla presidenza italiana al meeting del gruppo Giustizia e affari interni del Consiglio dell’UE (Gai) tenutosi nei giorni scorsi a Lussemburgo.
“Siccome l’area a maggiore intensità di flussi migratori è attualmente il Mediterraneo, e questi flussi riguardano l’Europa nel suo complesso, è questa la zona operativa su cui – si legge nelle conclusioni del meeting – dovrebbero primariamente incentrarsi gli interventi a breve termine”.
La cooperazione con i paesi terzi – è stato detto all'incontro – dovrebbe riguardare, in particolare, i paesi chiave che sono crocevia di flussi migratori in Africa (Niger, Mali, Ciad, Gambia, Ghana, Mauritania, Senegal, Nigeria, Sudan, Etiopia, Eritrea, Somalia, Libia, Egitto, Algeria, Marocco, Tunisia), ma anche nella regione che circonda la Siria (Giordania, Libano, Turchia, Iraq), in quanto è qui che oggi si trova il maggior numero di profughi siriani; va inoltre prestata la dovuta attenzione ai paesi della “via della seta”, come Afghanistan, Pakistan e Bangladesh.
Le azioni necessarie – è stato detto poi al meeting – da intraprendere senza indugio al fine di prevenire pericolosi viaggi via mare includono: attività di cooperazione con i paesi terzi per il contrasto del traffico di esseri umani (smuggling) e della tratta (trafficking), anche mediante il rafforzamento della capacità di gestione e controllo dell’immigrazione da parte di paesi di origine e transito di migranti e profughi; implementazione dei programmi di sviluppo regionale in Nord Africa, Corno d’Africa, Medioriente; incrementare l’uso del reinsediamento verso l’UE; rafforzare l’uso di azioni congiunte per i rimpatri, sotto il coordinamento di Frontex, e i programmi di rimpatrio volontario assistito gestiti da ong e organizzazioni internazionali.
Il secondo “pilastro” (Frontex e rafforzamento della gestione delle frontiere esterne) viene definito “di vitale interesse per i paesi membri, ai quali è richiesto un maggiore impegno per consolidare la presenza di Frontex nel Mediterraneo”. In particolare, è stato detto che “la nuova operazione congiunta Triton deve essere avviata senza indugio. Mentre è in corso la sua messa in opera, sarà garantito il pieno coordinamento con le misure di emergenza intraprese dall’Italia, in vista della loro prossima graduale eliminazione”.
“L’Unione Europea – si legge nelle conclusioni del gruppo Gai – deve lavorare nel breve termine per implementare in modo completo e coerente il Sistema comune europeo di asilo. A questo fine, tutti gli Stati membri devono assicurare adeguati sistemi di accoglienza, flessibili rispetto alle variazioni dei flussi. Inoltre, devono trovare soluzioni per contrastare 'i vasti movimenti secondari all’interno dell’UE che avvengono attualmente', facilitati dai trafficanti che 'mirano ad aggirare il sistema Eurodac (impronte digitali e identificazione dei migranti)'. Al tempo stesso, devono essere supportati gli Stati che subiscono le maggiori pressioni. Per questo – prosegue il documento – si chiede ai paesi membri di lavorare a una sistematica identificazione e registrazione dei migranti, in particolare:
- prendendo le impronte digitali subito dopo l’attraversamento dei confini;
- prendendo misure restrittive per evitare che le persone si sottraggano all’identificazione, nel rispetto dei loro diritti fondamentali;
- informando tempestivamente i migranti dei loro diritti e doveri e delle conseguenze della violazione delle norme sull’identificazione.
In parallelo – conclude la nota – si prevede che gli Stati diano piena applicazione alle previsioni del Regolamento Dublino III, in particolare quella che garantisce ai richiedenti asilo la riunificazione con i propri familiari.”

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Pubblicato il: Mercoledì, 15 Ottobre 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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