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Fondi UE per immigrazione, asilo e sicurezza

18/03/2014

Dal 2014 al 2020 gli Stati membri Ue avranno a disposizione 5,9 miliardi di euro

Il Parlamento europeo ha approvato recentemente il Fondo per asilo, migrazione e integrazione (AMIF) che riunisce i precedenti Fondo europeo per l’integrazione, Fondo europeo per i rifugiati e Fondo europeo rimpatri. Per il periodo che va dal 2014 al 2020 gli Stati membri dell’Unione Europea avranno a disposizione 3,1 miliardi di euro, in aumento di 2,1 miliardi rispetto al precedente stanziamento per i tre fondi. La maggior parte del fondo, 2,7 miliardi, è destinato a programmi di livello nazionale, mentre per i programmi di reinsediamento e trasferimento dei rifugiati sono stanziati 360 milioni di euro e 385 milioni per le azioni pan-europee e le azioni di emergenza.
Delle risorse destinate ai programmi nazionali, almeno il 20% dovrà essere speso per misure che sostengano la migrazione legale e promuovano l’effettiva integrazione degli immigrati, mentre alle misure in materia di protezione internazionale dovrà essere destinato un altro 20%.
Sempre in tema di protezione internazionale, il Parlamento europeo ha deciso di promuovere la solidarietà fra Stati membri grazie alla possibilità di ricevere fondi AMIF per accogliere rifugiati provenienti da paesi UE o non UE. Gli Stati che accoglieranno richiedenti asilo nell’ambito di programmi di reinsediamento potranno ottenere un importo forfettario di 6.000 euro a persona reinsediata, cifra che potrà essere aumentata fino a 10.000 euro per persone vulnerabili o provenienti da zone prioritarie (come Siria e Ucraina).

Fondo sicurezza interna
Il Parlamento europeo ha anche approvato il nuovo Fondo sulla sicurezza interna dell’Ue (ISF), progettato per migliorare la sorveglianza delle frontiere esterne e la cooperazione di polizia. Fino al 2020 l’ISF avrà una dotazione di 2,8 miliardi di euro. Verranno sostenute le seguenti azioni: costruzione di infrastrutture necessarie ai valichi di frontiera e per la sorveglianza delle frontiere; miglioramento dei sistemi informatici previsti dal Sistema europeo di sorveglianza frontiere (Eurosur); azioni volte a facilitare la gestione efficace dei flussi migratori, il trattamento delle domande di visto e la cooperazione consolare; prevenzione della criminalità, lotta contro la criminalità transfrontaliera, compreso il terrorismo, azioni per lo sviluppo della cooperazione tra le autorità di contrasto a livello nazionale e comunitario.

Co-finanziamento
Il contributo dell’UE ai progetti nazionali sarà generalmente fino al 75% del bilancio totale, e potrà essere aumentato fino al 90% in alcuni casi come, per esempio, quando la pressione sul bilancio di uno Stato membro può mettere un progetto specifico a rischio.

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Pubblicato il: Martedì, 18 Marzo 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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