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Ecri, aumentato nel 2014 l’incitamento all’odio

17/08/2015

Gli Stati membri devono utilizzare gli strumenti del Consiglio d’Europa per contrastare ogni forma di razzismo e intolleranza

Il 2014 è stato caratterizzato da un’importante tendenza di crescita di antisemitismo, islamofobia, “discorso dell’odio” (hate speech) on line e discorso politico xenofobo. E’ quanto evidenzia la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) nel suo Rapporto, pubblicato recentemente.
“Le prove di crescenti livelli di antisemitismo, islamofobia e razzismo sono un segnale d’allarme – ha affermato il Segretario Generale del Consiglio d’Europa Thorbjørn Jagland - In tutta Europa, l’apertura e la tolleranza cedono il passo a rabbia e recriminazioni, in un momento in cui il continente vive una profonda incertezza economica. La storia dovrebbe insegnare agli europei che la combinazione di pregiudizi e instabilità economica è la ricetta giusta per arrivare a un nuovo disastro. I governi di tutta Europa devono intervenire in modo deciso per combattere la discriminazione e favorire la comprensione e il rispetto”. L’invito rivolto agli Stati membri è quello di utilizzare gli strumenti del Consiglio d’Europa per contrastare ogni forma di razzismo e intolleranza. Agli Stati membri si chiede inoltre di ratificare il Protocollo aggiuntivo alla Convenzione sulla criminalità informatica del Consiglio d’Europa, relativo all’incriminazione degli atti di razzismo e xenofobia commessi sul web e il Protocollo n. 12 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che vieta la discriminazione in generale.

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Pubblicato il: Lunedì, 17 Agosto 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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