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Donne immigrate e salute, serve informazione

14/03/2007

L’integrazione delle donne straniere è uno dei temi più delicati legati al fenomeno migratorio, in Trentino come nel resto d’Italia

L’integrazione delle donne straniere è uno dei temi più delicati legati al fenomeno migratorio, in Trentino come nel resto d’Italia. Un argomento che merita particolare attenzione nel dibattito sui nuovi cittadini. Fra le strutture in grado di rispondere ad alcune delle problematiche e delle particolari esigenze delle donne immigrate, vi sono anche i Consultori. In questi centri vengono forniti aiuti e risposte in particolare per la sfera psicologica, sanitaria, sociale, sessuale, della coppia e dell’adolescenza. Argomenti delicati che richiedono un approccio specifico anche in relazione alle diversità culturali e religiose. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Anna Ciccarese, ostetrica presso il Consultorio di Trento.

Dottoressa Ciccarese, l’utenza straniera è particolarmente rilevante fra le persone che si rivolgono ai Consultori. Come riuscite a seguire persone con lingua, cultura, fede religiosa diversa? Sono tutte componenti di stampo culturale che possono complicare il rapporto con i pazienti… Alcune volte le donne vengono accompagnate da altre donne straniere, da amiche o comunque da persone con cui hanno confidenza. Altre volte, se si rivolgono da noi da sole e non parlano la nostra lingua, interpelliamo le mediatrici culturali che ci danno il supporto necessario; c’è un accordo specifico con loro e con l’Azienda sanitaria e noi facciamo buon uso di questa disponibilità che ci viene data, anche perché talvolta, se le donne straniere vengono con parenti stretti come il compagno o il marito, non si dicono determinate cose perché è presente una persona alla quale le donne straniere non le vogliono dire.

La componente femminile è un settore particolarmente delicato del fenomeno migratorio. Dal suo osservatorio privilegiato, quali sono secondo lei le problematiche più diffuse? Di quale aiuto hanno bisogno soprattutto le donne straniere? Sicuramente hanno bisogno di aiuto sul piano informativo, perché vengono da realtà che sono completamente diverse dalla nostra, in particolare nel caso di donne che vengono da nazioni come ad esempio la Nigeria, con un degrado sociale importante. Meno esposte possono essere le donne dell’Est e un po’ meno quelle del Marocco o della Tunisia perché comunque, avendo un turismo molto più ampio, sicuramente sono molto più acculturare rispetto ad altre realtà. Altro importante argomento per le donne straniere è la sfera legata alla coppia e alla diversità culturale, soprattutto nel caso dei matrimoni misti, che non sono moltissimi ma sono comunque presenti in Italia. Queste donne vengono in Italia e si adeguano completamente al cambiamento, che è un cambiamento di vita. Alcune però non ce la fanno e vivono in solitudine o vivono in famiglie allargate: alcune volte ci ritroviamo ad andare a domicilio a fare assistenza a donne che hanno appena partorito – segnalate dall’ospedale per una questione di allattamento o perché viene fatta una richiesta – e vediamo 10-15 persone che vivono nella stessa famiglia con situazioni precarie. Le donne straniere hanno bisogno a volte anche di aiuti economici, aiuti sociali, di un alloggio. Talvolta cercano in noi quella famiglia che in realtà non hanno o quegli aiuti che non possono avere.

Quali sono i servizi più richiesti al Consultorio dall’utenza straniera? I servizi più richiesti sono sicuramente legati alla sfera sessuale e della contraccezione, della prevenzione e dello screening e delle interruzioni volontarie di gravidanza. Queste ultime sono legate a culture diverse e quindi ad ogni persona viene data un risposta specifica.

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Pubblicato il: Mercoledì, 22 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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