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Discriminazioni in aumento in Italia

07/08/2013

Sono 659 i casi di discriminazione per motivi etnico-razziali registrati dall'Unar lo scorso anno

Crescono le segnalazioni di casi di discriminazione all'Unar, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziale. Nel 2012 si è registrato un aumento del 61% rispetto al 2011. Ma se da una parte sono in crescita gli episodi di discriminazione, dall'altra cresce la sensibilità di chi assiste a episodi di intolleranza e quindi la propensione a denunciare. I dati divulgati sono un anticipo della relazione al Parlamento dell'Ufficio antidiscriminazioni razziali.
Secondo i dati, nel 2012 sono stati registrati dall’Unar 659 casi di discriminazione per motivi etnico-razziali, pari al 51,4% del totale dei casi trattati nell'anno. Il 40,9% delle segnalazioni sono state effettuate dalle vittime e il 35,7% da parte di testimoni della discriminazione. Il maggior numero di casi di discriminazione segnalati provengono dalla Lombardia (19,6%) e dal Lazio (14,4%). Seguono l'Emilia Romagna, il Veneto, la Toscana e il Piemonte.
Nel complesso, dal Nord proviene il 53,6% del totale dei casi segnalati nel 2012, dal Centro il 27,6% e dal Sud il 14% dei casi. Quasi il 40% delle persone che hanno denunciato di essere state oggetto di discriminazioni etnico-razziali ha meno di 35 anni. Le vittime di discriminazione sono in particolare persone di origine immigrata, mentre i testimoni sono prevalentemente nati in Italia. Gli episodi denunciati si sono verificati nel 19,6% dei casi nell'ambito dei mass media, il 18,2% ha invece riguardato il lavoro e il 17% la vita pubblica. Il 30,1% ha riguardato episodi veicolati attraverso Internet.

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Pubblicato il: Mercoledì, 07 Agosto 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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