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Diritto d'asilo e immigrazione

27/10/2008

"A fronte degli oltre 10mila immigrati assistiti giornalmente dalla rete di accoglienza del ministero dell’Interno serve un maggiore coinvolgimento e impegno dei Comuni per una gestione comune del fenomeno immigrazione..."

“A fronte degli oltre 10mila immigrati assistiti giornalmente dalla rete di accoglienza del ministero dell’Interno serve un maggiore coinvolgimento e impegno dei Comuni per una gestione comune del fenomeno immigrazione che riveste ormai un carattere stabile”. Lo ha affermato il Capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione agli amministratori locali in occasione della recente assemblea Anci (Associazione nazionale Comuni italiani). Secondo il prefetto, di fronte al flusso migratorio e alle richieste di asilo in Italia nel 2008 “i Comuni spesso non hanno saputo dare una risposta adeguata. Per tutto ciò che non sia riconducibile all’esperienza dello Sprar, nostro fiore all’occhiello di cui siamo orgogliosi di fronte all’Europa – ha aggiunto il prefetto – abbiamo avuto grandi difficoltà nella gestione dell’accoglienza degli immigrati. I Comuni non possono dire che la nostra Amministrazione non vuole gestire il fenomeno con loro”. Nella propria risposta, il vicepresidente Anci ha affermato che “i Comuni hanno già dato il loro contributo con i primi 1500 posti nel 2002, fino ai 4000 attuali. C’è sensibilità da parte dei Comuni – ha aggiunto il vicepresidente Anci – partendo dal buon risultato dello Sprar, ma il fenomeno immigratorio non può più essere considerato un’emergenza ma un fatto strutturale”.

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Pubblicato il: Martedì, 23 Dicembre 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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