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Damato, il ricordo dell'assessore Beltrami

20/07/2010

"Le iniziative comuni, a partire da quella sul centro bambini in emergenza di Singureni, in Romania, proseguiranno"

Anche l'assessorato alla solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento esprime il suo cordoglio per la recente scomparsa di Mino Damato, "con il quale - ricorda l'assessore Lia Giovanazzi Beltrami - era nato un rapporto di amicizia molto bello, sulla base della collaborazione che il giornalista aveva avviato con la Provincia, il centro Cinformi e Lifeline Dolomites. I progetti comuni in fase di realizzazione, a partire da quello che riguarda il centro bambini in emergenza di Singureni, Romania, proseguiranno. Rimane però in noi soprattutto il ricordo di una persona che aveva deciso di impegnarsi concretamente nel campo della solidarietà internazionale - soprattutto a fianco dei bambini sieropositivi - e che aveva ritrovato, in Trentino, piena fiducia nella capacità di 'fare' delle istituzioni, altrove messa un po' in crisi dalla burocrazia, da un modo di agire che sentiva lontano e con cui faceva fatica a rapportarsi. Mino Damato era venuto nelle nostre montagne anche per prepararsi all'operazione: è stato l'ultimo aiuto che abbiamo potuto dargli."
Mino Damato, noto giornalista e conduttore televisivo, scomparso all'età di 73 anni, si era rivolto alla Provincia autonoma di Trento, circa un anno fa, su indicazione del Ministero degli Interni italiano; avendo in animo di aprire a Roma una casa per minori romeni non accompagnati, Damato, il cui impegno nei campi del volontariato e nella solidarietà internazionale risaliva agli anni '90 (con la creazione della Fondazione Bambini in emergenza), si era rivolto per una consulenza al centro Cinformi di Trento, un solido punto di riferimento per le politiche dell'accoglienza. Da qui alla collaborazione con l'associazione Lifeline Dolomites per il centro per i bambini sieropositivi di Singureni, Romania, il passo era stato breve. "Ma la solidarietà crea anche legami di amicizia - sottolinea l'assessore Beltrami - ; basti pensare alla preghiera che aveva scritto per Angelina Spagnolli, la moglie del medico Carlo Sagnolli, da anni in Zimbabwe. Il suo impegno per dare dignità ai bambini sieropositivi gli aveva prosciugato molte forze; siamo felici di averlo potuto accompagnare per un tratto di cammino e continueremo a farlo attraverso l'appoggio ai progetti che avevamo deciso di condividere."

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Pubblicato il: Martedì, 20 Luglio 2010 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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