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Crescono le acquisizioni di cittadinanza italiana

23/10/2017

Complessivamente, dal 2007 al 2016 le acquisizioni di cittadinanza sono state 956mila

Le acquisizioni di cittadinanza in Italia sono aumentate velocemente nell’arco degli ultimi dieci anni: da 35mila nel 2006 si è passati a 101mila nel 2013, 130mila nel 2014, 178mila nel 2015, per raggiungere il numero di 202mila nel 2016. I dati emergono da uno studio realizzato dalla fondazione Ismu, Indagini e Studi sulla Multietnicità. Secondo la ricerca, dal 2007 al 2016 le acquisizioni di cittadinanza in Italia sono state complessivamente 956mila.
Ad acquisire la cittadinanza italiana nel corso del 2016 sono state soprattutto persone provenienti da Albania e Marocco, rispettivamente con 37mila e 35mila neo-italiani. A presentare invece il più alto tasso di acquisizione della cittadinanza italiana è la comunità brasiliana con quasi 6mila acquisizioni, per un tasso del 130 per mille rispetto al numero di residenti.
Lo studio della Fondazione Ismu evidenzia, fra l’altro, che l’Italia è al primo posto per numero di cittadinanze concesse durante il 2015. Seguono Regno Unito con 118mila cittadinanze concesse, Spagna e Francia con 114mila, Germania con 110mila, Svezia con 49mila, Belgio e Paesi Bassi con 27mila e 28mila.
Nel 2016, il maggior numero di acquisizioni è in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. I tassi di acquisizione maggiori si rilevano nel Centro-Nord Italia: al primo posto si trovano la Valle d’Aosta (76 acquisizioni ogni mille residenti), seguita dal Trentino-Alto Adige (71 ogni mille), dalle Marche (61 ogni mille) e dal Veneto (60 ogni mille). Agli ultimi posti troviamo la Campania (12 ogni mille) e la Basilicata (14 ogni mille). In Trentino nel 2016 le acquisizioni di cittadinanza italiana sono state 3.461, in aumento rispetto al 2015 (+169).

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Pubblicato il: Martedì, 24 Ottobre 2017 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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