20/06/2009
Un vero e proprio “Ufficio mobile” del Consolato Generale di Colombia a Milano è stato ospitato oggi a Trento dal Cinformi dell’assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza.Colombia, consolato mobile presso il cinformi
Un vero e proprio “Ufficio mobile” del Consolato Generale di Colombia a Milano è stato ospitato oggi a Trento dal Cinformi dell’assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza. Dalle 8 di stamane e fino alle 16, presso il Centro informativo per l’immigrazione sono stati offerti alla comunità colombiana tutti i servizi in genere disponibili solo a Milano. Per le loro pratiche, infatti, i circa 20mila cittadini colombiani residenti nel nord Italia devono fare riferimento proprio al Consolato Generale di Milano, con forti disagi legati agli spostamenti e agli orari di lavoro. Di qui l’iniziativa del Consolato di organizzare degli “Uffici mobili” per portare i servizi consolari vicino al cittadino. Il mese scorso l’Ufficio mobile del Consolato è stato a Verona; dopo la tappa trentina, nei prossimi giorni i funzionari del Consolato saranno anche a Udine. “L’idea del ‘Consolato mobile’ – afferma il Console Generale di Colombia a Milano German Manga Henao – è nata proprio dal contatto con i nostri utenti. Le persone ci hanno raccontato il loro disagio nel venire a Milano. Disagio dovuto non solo agli spostamenti, ma anche agli orari di lavoro. Con questo ‘Ufficio mobile’ vogliamo andare incontro, sul territorio, ai nostri concittadini, scegliendo soprattutto giornate tendenzialmente non lavorative.” Il Console ha voluto quindi ringraziare la Provincia autonoma di Trento: “Credo sia importante questa sinergia fra istituzioni, perché testimonia la vicinanza anche fra le due comunità, italiana e colombiana. La vostra disponibilità inoltre rappresenta un importante segnale di apertura verso l’integrazione dei cittadini colombiani.” “Il fenomeno migratorio è in continua evoluzione – ha detto al Console l’assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza Lia Giovanazzi Beltrami – e con esso le esigenze e gli adempimenti burocratici che i cittadini stranieri devono sbrigare. Noi dobbiamo prevedere gli scenari futuri e garantire una risposta a queste nuove esigenze prima che possano nascere i disagi per gli utenti. Disagi e perdite di tempo che di riflesso potrebbero danneggiare anche i loro datori di lavoro. Questa attenzione al cittadino non può prescindere, naturalmente, dalla collaborazione e dalla disponibilità verso i rappresentanti istituzionali dei ‘nuovi trentini’ che contribuiscono allo sviluppo e alla crescita dell’intera comunità”. “Quello di oggi è stato un test molto positivo” afferma Elsa Jimena Rojas, presidente dell’Associazione Amici della Colombia. “Per noi questa è una grande opportunità perché risparmiamo il tempo e il denaro altrimenti necessari per andare fino a Milano. Oggi ho visto concittadini dal Trentino, dall’Alto Adige, da Verona; di solito per andare al Consolato devono prendere un permesso dal lavoro o un giorno di ferie.” In Trentino i colombiani residenti sono circa 400, soprattutto donne e lavorano in larghissima parte nel terziario (servizi, commercio, ristorazione). Oggi al Cinformi hanno potuto sbrigare circa un centinaio di pratiche di diversa tipologia: dalle carte d’identità ai passaporti, dall’autenticazione di firme agli atti di nascita o matrimonio. Lo staff del Consolato era composto da quattro funzionari e quattro volontari. Il Console Generale German Manga Henao ha seguito l’intera giornata di lavoro.