13/07/2009
Il Cinformi desidera fare chiarezza su quanto pubblicato ieri (12 luglio 2009) da “Metropoli”, supplemento di “la Repubblica”, nell’articolo di pag. 12 intitolato “Cari romeni, sull’emigrazione avete sbagliato tutto”."Cinformi", nessuna lezione alla romania
Il titolo, che non è stato scritto dall’autore dell’articolo, interpreta in modo completamente errato il positivo rapporto di collaborazione avviato dal Cinformi con l'Intercultural Institute of Timisoara in occasione della visita a Bucarest di una delegazione del Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento. Per fare chiarezza, l’assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza, cui fa riferimento il Cinformi, ha inviato una lettera all’Ambasciata di Romania in Italia trasmessa, per conoscenza, al Consolato di Milano, al Console Onorario di Trento, al direttore dell'Intercultural Institute of Timisoara e al direttore di “Metropoli”.
Ecco il testo della lettera:
"Eccellenza, Le scrivo in merito all’articolo apparso sull’ultimo numero di “Metropoli”, supplemento del quotidiano “la Repubblica”, pubblicato in data 12 luglio 2009 a pag. 12 e intitolato “Cari romeni, sull’emigrazione avete sbagliato tutto”. Io, il coordinatore responsabile del Centro informativo per l’immigrazione (Cinformi) della Provincia autonoma di Trento Pierluigi La Spada e tutto lo staff del Centro siamo rimasti letteralmente allibiti di fronte all’interpretazione, completamente errata nella cronaca e nella sostanza, della visita effettuata recentemente dal Cinformi a Bucarest. Mi riferisco, in particolare, al titolo dell’articolo che attribuisce al Cinformi delle dichiarazioni che non corrispondono, nemmeno in parte, al pensiero e alle affermazioni fatte dalla delegazione trentina in occasione del convegno organizzato dall'Intercultural Institute of Timisoara. Si è trattato, invece, come peraltro si può cogliere attraverso la lettura dell’articolo, di un proficuo scambio di esperienze che ha arricchito non solo gli organizzatori, le istituzioni e le associazioni romene che hanno preso parte all’iniziativa, ma anche la delegazione della Provincia autonoma di Trento. In tal senso, il convegno ha rappresentato l’inizio di una collaborazione che spero possa svilupparsi alla luce del comune interesse verso la tematica dell’accoglienza dei cittadini immigrati, in Italia come in Romania. Desidero altresì farLe sapere che provvederemo a segnalare il nostro disappunto al direttore di “Metropoli” per una pronta rettifica nel prossimo numero del supplemento. Nel ringraziarLa per la Sua attenzione, Le porgo distinti saluti. Lia Giovanazzi Beltrami Assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento "
Ecco il testo dell'articolo apparso su "Metropoli" che non ha nulla a che vedere con il titolo dato da Metropoli al pezzo:
"I numeri che descrivono gli arrivi dei “nuovi romeni” non sono ancora rilevanti, ma di fronte a una presenza straniera in crescita in Romania già si lavora a un modello di accoglienza per “giocare d'anticipo” in questo delicato settore. Fra i primi a cogliere l'importanza di elaborare una strategia per affrontare il fenomeno e a muoversi concretamente in questo campo c'è l'Intercultural Institute of Timisoara, che recentemente ha invitato a Bucarest una delegazione del Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento. In Romania il Cinformi ha illustrato, nel corso di un convegno, il modello organizzativo del Centro e le buoni prassi adottate in Trentino di fronte al fenomeno migratorio. L'Intercultural Institute of Timisoara sta realizzando un progetto finanziato dall’Unione europea per elaborare un modello di integrazione dei cittadini stranieri. Nella definizione e nell'attuazione del progetto, l'istituto intende coinvolgere tutti gli attori impegnati a vario titolo nel campo dell'immigrazione. Al seminario organizzato a Bucarest hanno preso parte i rappresentanti delle ong della Romania e dei ministeri dell'Interno e dell'Educazione, che si sono confrontati su tematiche come le politiche di accoglienza, la comunicazione nel campo dell’immigrazione e le possibili azioni da mettere in campo per l’integrazione dei 53.000 immigrati regolari che oggi vivono in Romania. A Bucarest il Cinformi, che in Trentino rappresenta un punto di riferimento per i cittadini stranieri e italiani e per gli enti pubblici e privati nel campo dell'immigrazione, ha presentato tra l'altro il progetto di comunicazione integrata avviato da tempo in provincia di Trento. Tra gli strumenti utilizzati vi sono il sito internet, il magazine cartaceo Cinformi news, le newsletter, le trasmissioni televisive e radiofoniche, il tg web, la video rassegna stampa, il cinema e, in fase di lavorazione, gli spot televisivi a cartone animato. Proprio nel campo della comunicazione, settore strategico per l'informazione e la sensibilizzazione dei cittadini immigrati e della comunità autoctona, il Cinformi e l'Intercultural Institute of Timisoara collaboreranno nello scambio e nella diffusione dei rispettivi contenuti editoriali. L'obiettivo è smontare timori e pregiudizi infondati, ma anche aggiornare autoctoni e stranieri su tutte le novità che riguardano il fenomeno migratorio, senza dimenticare le occasioni di approfondimento e di dibattito. I romeni sono – secondo l'ultima edizione del Rapporto annuale sull'immigrazione in Trentino del Cinformi – il primo gruppo nazionale fra gli immigrati in provincia di Trento, con una presenza che ammonta al 15,8% del totale dei “nuovi trentini”.