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“Badanti”, formazione in Val di Non

14/12/2015

Alla cerimonia di consegna ha preso parte anche l'assessore provinciale alla Salute e Politiche sociali Luca Zeni

Qualificare il lavoro delle persone che si occupano di assistenza e cura nelle famiglie. Era questo lo scopo principale del corso di formazione per assistenti familiari che si è appena concluso in Val di Non organizzato dall'assessorato alle politiche sociali della Comunità con la collaborazione del Cinformi, dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, dell’Istituto Pilati, del Centro per l’Impiego di Cles e con il coordinamento dell'Associazione Intrecci.
Al percorso (gratuito), intitolato “Qualifi-care” e svoltosi a Cles, ha preso parte una quarantina di donne di varie nazionalità. Per alcune, già attive in questo settore, si è trattato di un'occasione per acquisire nuove preziose conoscenze; per altre partecipanti, l'iniziativa ha rappresentato una fondamentale occasione per proporsi con un'adeguata professionalità nel mercato del lavoro di cura a assistenza familiare.
Sabato 12 dicembre 2015, presso l'Oratorio parrocchiale di Cles, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di frequenza. Erano presenti, oltre alle partecipanti e ai loro insegnanti e coordinatori, anche l'assessore provinciale alla Salute e Politiche sociali Luca Zeni, il presidente della Comunità della Val di Non Silvano Dominici, la vicepresidente Carmen Noldin ed il coordinatore del progetto Stefano Canestrini.
Nelle parole di tutti, innanzitutto un sentito ringraziamento alle donne che già lavorano – o che si apprestano a lavorare – nelle famiglie della Val di Non per offrire un prezioso servizio vicino ad anziani e persone in difficoltà. Particolare risalto è stato dato anche alla sinergia fra istituzioni che ha consentito di dare vita ad un progetto che ha unito formazione, lavoro e servizio alla comunità.
Fra le tante nozioni acquisite dalle partecipanti al corso, grande attenzione è stata prestata alla comunicazione ed al riconoscimento dei bisogni della persona attraverso, fra l'altro, i temi dell'educazione alimentare, dell'igiene personale, dell'approccio alla persona assistita e ai suoi famigliari, del contesto abitativo e della conoscenza dei servizi territoriali.

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Pubblicato il: Lunedì, 14 Dicembre 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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