11/01/2008
C’è anche il progetto della Provincia autonoma di Trento fra i 112 progetti di enti locali ammessi al finanziamento...Asilo politico, finanziato il modello trentino
C’è anche il progetto della Provincia autonoma di Trento fra i 112 progetti di enti locali ammessi al finanziamento del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell'asilo. I contributi serviranno per l'attivazione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela per i richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione umanitaria. Il progetto trentino è stato presentato dall’assessorato alle Politiche sociali attraverso il Centro informativo per l’immigrazione (Cinformi). Per la Provincia di Trento è stata confermata, rispetto all’anno scorso, la ricettività di 15 posti (sui 30 complessivi previsti dalla legge provinciale) per l’accoglienza dei richiedenti asilo, mentre per quanto riguarda il finanziamento è stato concesso il massimo sostegno: l’80% della spesa per l’accoglienza dei 15 richiedenti (l’anno scorso era il 32%), pari a 114.720 euro. A livello nazionale, il finanziamento per il totale dei progetti ammonta a circa 21 milioni di euro. La Commissione di valutazione delle domande di contributo presentate dagli enti locali per l'attivazione dei servizi a favore dei beneficiari nell’ambito del Sistema di protezione dei richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione umanitaria (Sprar) si è riunita nei giorni scorsi presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno.
L’accoglienza dei richiedenti asilo politico in Trentino La durata della permanenza delle persone accolte all’interno del progetto è di 6 mesi (dalla data di notifica dell’esito positivo della domanda) prorogabili in altri 6 mesi. E’ prevista un’eventuale deroga di altri 3 mesi in caso di situazioni particolarmente problematiche segnalate dai servizi sociali o individuate dal Cinformi dell’assessorato alle Politiche sociali della Provincia autonoma di Trento. I servizi attivati a favore di questa categoria, ovvero delle persone accolte all’interno del progetto, prevedono: - ospitalità presso appartamenti di diversa tipologia, da due a sei posti letto in base al numero dei componenti la famiglia, per un totale complessivo di 30 posti letto; - sussidio economico mensile non superiore al minimo vitale; - circolazione gratuita sui mezzi di linea su tutto il territorio provinciale; - progetti personalizzati di inserimento, in particolare nel sistema scolastico (per i minori) e nella formazione professionale (per gli adulti); - assistenza sanitaria; - informazione e orientamento ai servizi con il supporto di mediatori culturali. Qualora il richiedente asilo svolga un’attività lavorativa, deve concorrere alle spese per il posto letto proporzionatamente al proprio guadagno.
Collaborano al progetto Trentino Con il Cinformi dell'assessorato alla Politiche sociali della Provincia autonoma di Trento collaborano in particolare, oltre ai servizi sociali territoriali e soggetti del privato sociale, il Centro Astalli di Trento e il Punto d'Approdo di Rovereto.
L’adesione della Provincia autonoma di Trento al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), cui la Provincia autonoma di Trento ha aderito nel 2006, è un sistema pubblico dedicato alla tutela, all’accoglienza e all’integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati nonché dei titolari di protezione umanitaria che, attraverso una rete capillare di progetti territoriali di enti locali che collaborano direttamente con il terzo settore, copre gran parte del territorio nazionale. Il nucleo operativo e organizzativo di tale sistema è il Servizio centrale che è stato affidato dal ministero dell’Interno all’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci).
Il bilancio degli ultimi cinque anni. Richiedenti asilo assistiti nel periodo 2002-2007 Nel periodo agosto 2002 – agosto 2007, i richiedenti asilo che hanno chiesto e ottenuto l’assistenza nell’ambito del progetto d’accoglienza predisposto e gestito dall’assessorato alle Politiche sociali attraverso il Cinformi sono stati complessivamente 98, con l’inserimento nell’ultimo anno di 24 nuove persone.