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Anci, “allarme dai territori”

01/04/2014

Interviene anche l'Unhcr: "rischio di arrivare a breve a una condizione difficilmente gestibile"

Forte appello al Governo dell'Anci, l'Associazione nazionale dei Comuni italiani. L’Anci chiede con urgenza che il Governo adotti “ogni misura necessaria a garantire un’accoglienza dignitosa, ordinata ed efficiente delle persone che chiedono protezione all’Italia”; ciò “in presenza di un numero crescente di arrivi di profughi sulle coste italiane”.
“Anci – si legge in una nota dell'Associazione – riceve quotidianamente segnali di allarme dai territori, che faticano a comprendere la strategia che il Governo sta attuando per far fronte a una situazione che peraltro, nei prossimi mesi, rischia di diventare ancora più drammatica. Auspichiamo quindi che si attivi nei prossimi giorni in tutta la sua capienza l’intera rete dei progetti Sprar, ed in particolare i 'posti aggiuntivi' che garantirebbero in tempi celeri la disponibilità di quasi 7mila posti in accoglienza, per i quali i territori hanno già dato la loro disponibilità. Posti – aggiunge l'Anci – che per essere attivati richiedono la disponibilità del finanziamento, ma allo stesso tempo anche di altre risorse che invece si stanno utilizzando in modo non efficace ed efficiente.”
L'Anci ritiene poi che “interventi di tipo straordinario e non strutturale compromettano gravemente il percorso avviato di messa a regime del complessivo sistema di accoglienza, oltre che rappresentare un sicuro abbassamento degli standard di accoglienza e un utilizzo inefficiente di risorse pubbliche”.
L'Associazione ha chiesto al ministero dell’Interno di convocare quanto prima il Tavolo di coordinamento nazionale.
Nella stessa direzione è rivolto anche l'appello della sezione italiana dell'Agenzia Onu per i rifugiati. Nel corso della recente audizione presso il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, l'Unhcr ha auspicato che “il Governo Italiano intervenga al più presto con un piano per il 2014 che preveda anche il finanziamento alla rete dello Sprar garantendo così i posti aggiuntivi previsti dal recente bando”. “Nei primi tre mesi del 2014 – afferma l'Unhcr – sono stati registrati circa 10mila arrivi e le previsioni indicano un trend in aumento nei mesi estivi. I centri di accoglienza ordinari sono già pieni e, se non si affronterà il tema con una programmazione efficace che indichi una stima del fabbisogno d’accoglienza dei richiedenti asilo e le modalità per individuare i posti disponibili garantendo standard adeguati, il rischio è quello di arrivare a breve a una condizione difficilmente gestibile.” “Il tema dell’accoglienza – prosegue l'Agenzia Onu – assieme a quello dell’integrazione, dovrebbe essere affrontato nel contesto di una più ampia riforma del sistema asilo italiano da realizzare nell’ambito del recepimento delle direttive europee e del futuro Testo unico sull’asilo. Garantire standard d’accoglienza adeguati per i richiedenti protezione internazionale rappresenta un presupposto essenziale per rafforzare in Europa la discussione sul tema asilo e sulla specificità degli flussi migratori nel Mediterraneo, anche in vista del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea”.

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Pubblicato il: Martedì, 01 Aprile 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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