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Accordi Italia-Albania

02/10/2012

Il bando ha come obiettivo la formazione e l’inserimento lavorativo in Italia di 190 albanesi

Prosegue il progetto pilota di formazione all’estero avviato a seguito del memorandum di intesa tra il ministero italiano del Lavoro e Politiche sociali e il ministero del Lavoro, Affari sociali e Pari opportunità albanese. L’obiettivo del progetto è quello di favorire l’ingresso regolare per motivi di lavoro dei cittadini albanesi e il reperimento di professionalità qualificate da parte del sistema delle imprese e delle famiglie. A breve verrà presentata una seconda fase del progetto che, in base all’art.23 del Testo Unico dell’Immigrazione, intende attivare corsi di formazione linguistica e professionale gratuiti per 190 cittadini albanesi intenzionati a cercare impiego in Italia.
A seguito della prima fase del progetto, conclusasi lo scorso 30 giugno, 216 cittadini albanesi dei 250 partecipanti iniziali hanno ottenuto l’attestazione di superamento del corso di formazione e l’inserimento lavorativo in Italia. Il corso permette di usufruire di una quota privilegiata e di entrare in Italia per motivi di lavoro in qualsiasi momento un datore di lavoro sia disposto ad impiegarli. Per alcuni dei 216 cittadini albanesi in possesso dell’attestato sono state già attivate richieste di nulla osta.
Ricordiamo che l’Accordo firmato tra i ministeri del lavoro italiano e quello albanese prevede la predisposizione da parte delle autorità albanesi di apposite liste di cittadini candidati a lavorare in Italia, sulla base dei fabbisogni espressi dal mercato del lavoro italiano e attraverso l’assistenza tecnica fornita in Albania dall’“Ufficio di Coordinamento Locale” (UCL) facente capo al ministero italiano del Lavoro e delle Politiche sociali. Tale Ufficio svolge un ruolo di facilitazione per lo scambio e il trasferimento di metodologie e strumenti tra servizi per il lavoro italiani e quelli albanesi, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro provenienti dai due Paesi.
Tra l’altro, nella nota del portale sull’integrazione si sottolinea che “Per i nuovi ingressi, in assenza di Decreti Flussi, si precisa che l’opportunità offerta dal bando summenzionato rimane la sola possibilità di ingresso in Italia per lavoro dipendente non stagionale, attraverso l’ottenimento del diritto di prelazione, che si acquisisce a seguito di attività di istruzione e formazione professionale effettuate in Albania e approvate dal ministero del Lavoro italiano (art. 23 del Testo Unico sull’immigrazione)”.

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Pubblicato il: Martedì, 02 Ottobre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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