06/04/2011
"La situazione è in movimento - ha detto Dellai - pur tuttavia il Trentino si prepara a fare la propria parte"Accoglienza richiedenti asilo dal Nord Africa
"Responsabilità, organizzazione, informazione ". Così Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma, sintetizza come il Trentino si prepara a fare la sua parte, rispondendo ad una precisa richiesta del Paese riguardo all'accoglienza di persone bisognose di protezione internazionale provenienti dalle zone africane in rivolta. Lo fa al termine della riunione che ieri pomeriggio, nella Sala Fedrizzi di piazza Dante a Trento, ha visto rappresentate tutte le istituzioni: il Governo con il commissario per la provincia di Trento Francesco Squarcina, la Provincia con la Protezione civile e i tre assessori coinvolti (Beltrami, Gilmozzi e Rossi), i Comuni di Trento e Rovereto, il presidente del Consorzio dei Comuni, i presidenti delle Comunità di Valle.
"La situazione è in movimento" ha detto Dellai, riferendosi in particolare all'incontro di oggi, a Roma, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome, "ma ugualmente e responsabilmente noi ci muoviamo come se, come se lo scenario sull'accoglienza delle persone bisognose di protezione prospettatoci finora, fosse quello che dobbiamo affrontare. E lo facciamo invitando con convinzione a non esasperare i toni, a non prospettare situazioni estreme che non hanno ragione di essere evocate. Per fare questo intendiamo puntare con forza su un aspetto che è fondamentale: una informazione aperta e continua. Certo, faremo il nostro dovere ma pretendiamo chiarezza dal Governo. Sia chiaro, questo non è il tempo della polemica, ciascuno fa quel che può di fronte al processo storico in atto, che è di lunga durata".
E se la responsabilità è stata riscontrata nell'unanime adesione di Comuni e Comunità alla linea di condotta proposta dal presidente Dellai, l'organizzazione risulta da quanto deciso quest'oggi.
Tre decisioni operative.
1. Il Tavolo ieri riunito diventerà il punto di riferimento istituzionale.
2. Nasce un Comitato tecnico, ristretto, che in caso di necessità operative immediate può essere convocato rapidamente. Sarà coordinato dalla Protezione civile e comprende i tecnici degli assessorati alla solidarietà internazionale e convivenza (Cinformi), alla salute e politiche sociali, agli enti locali e un tecnico a testa rispettivamente per i Comuni di Trento e Rovereto, del Consorzio dei Comuni e delle Comunità di valle.
3. All'assessore Beltrami tocca infine coordinare i rapporti con le organizzazioni del volontariato non pubbliche. Perché le già numerose disponibilità all'accoglienza, ha sottolineato il presidente Dellai, vanno gestite nel quadro di una organizzazione accurata.
Ribadito che le persone che chiedono protezione saranno ospitate a Marco di Rovereto, nel Centro della Protezione civile, che sarà solo e soltanto un centro di prima accoglienza prima che tocchi alle comunità sparse sul territorio - una volta verificati spazi, disponibilità e risorse di accoglienza - ospitarli. I costi saranno a carico dello Stato, dove necessario della Provincia, e non dei Comuni.
"Lo spirito con il quale affrontare questa emergenza, della quale domani contiamo di avere dal Governo una percezione più certa, anche in termini di numeri - conclude Dellai - dev'essere quello che oggi abbiamo riscontrato: una vera cooperazione tra le istituzioni. Accompagnata da una comunicazione costante, ad evitare una sovraesposizione psicologica fuori luogo".