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900 mila lavoratori domestici (regolari) in Italia

21/02/2024

5° Rapporto Domina: tasso di irregolarità del 51,8%

Nel 2022 i lavoratori domestici contribuenti all’Inps sono quasi 900 mila, e per la precisione 894.299, con un decremento rispetto al 2021 pari a -7,9% (-76.548 lavoratori), dopo gli incrementi registrati nel biennio 2020-2021. Gli aumenti erano dovuti a una spontanea regolarizzazione di rapporti per consentire ai lavoratori domestici di recarsi al lavoro durante il periodo di lockdown e all’entrata in vigore della norma che ha regolamentato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari. Lo afferma il 5° Rapporto dell’Osservatorio Domina (2023) sul lavoro domestico.
Il settore, affermano i curatori, rimane caratterizzato da un alto tasso di irregolarità (51,8%, contro una media nazionale dell’11,3% per tutti i settori). Si può stimare quindi in circa 4 milioni di soggetti il numero complessivo di persone coinvolte, tra lavoratori e datori di lavoro.

Genere e provenienza
Nel 2022 oltre la metà dei lavoratori domestici sono donne straniere (58,7%), per oltre un terzo dell’Est Europa; seguono le donne italiane (27,8%), gli uomini stranieri (10,9%) e gli uomini italiani (2,7%). I primi cinque Paesi d’origine dei lavoratori domestici sono Romania (63,0% badanti), Ucraina (65,7% badanti), Filippine (16,3% badanti), Perù (51% badanti) e Moldavia (60,6% badanti).

Spesa delle famiglie e impatto economico
Secondo i dati INPS, nel 2022 la spesa delle famiglie per il lavoro domestico incontra per la prima volta un calo dopo l’aumento progressivo registrato dal 2017. Considerando solo la componente regolare, è possibile considerare la somma tra retribuzione dei lavoratori domestici, TFR e contributi versati. Considerando il tasso di irregolarità al 51,8% fornito dall’ISTAT, è possibile stimare la componente irregolare sia per quanto riguarda il numero di lavoratori che per la spesa delle famiglie. In questo modo, si ottiene il numero complessivo di lavoratori domestici, pari a 1,86 milioni. La spesa delle famiglie raggiunge quindi i 14,3 miliardi, di cui 7,7 per badanti e 6,6 per colf. Secondo il Rapporto, la spesa sostenuta dalle famiglie ha consentito nel 2022 allo Stato di risparmiare 8,8 miliardi di euro (dato stimato).

Contributo al PIL
Negli ultimi anni il Valore Aggiunto prodotto dal lavoro domestico è in lieve ma progressiva diminuzione e nel 2022 si attesta a 17,1 miliardi di euro (-3,4% rispetto al 2021). La contemporanea crescita del Valore Aggiunto totale registrata nel 2022 (+7,0%) determina un lieve calo dell’incidenza percentuale, pari all’1,0%.

Rimesse
Va inoltre considerato il contributo che, tramite le rimesse inviate in patria, i lavoratori domestici immigrati apportano ai Paesi d’origine. Complessivamente, le rimesse inviate dagli immigrati residenti in Italia a sostegno delle famiglie nei Paesi d’origine si attestano nel 2022 a 8,2 miliardi di euro, nonostante un lieve calo rispetto al 2021 (-1,8%). Rispetto al 2017, il volume complessivo è aumentato del +44,9%. Il primo Paese di destinazione è il Bangladesh con 1,2 miliardi di euro, pari al 14,6% del totale. Seguono Pakistan e Filippine.
Significativo anche l’impatto delle rimesse sul PIL dei Paesi riceventi. Considerando i primi Paesi per numero di lavoratori domestici in Italia, secondo la Banca Mondiale le rimesse dall’estero incidono per più del 10% in Moldavia (15,5%) e Georgia (14,2%). Anche Ucraina (9,0%), Filippine (9,3%) e Albania (9,4%) registrano una forte dipendenza dall’estero.

Lavoro domestico in Trentino-Alto Adige
Sul territorio regionale i datori di lavoro domestico nel 2022 sono 11.745, con un calo del 10,6% rispetto all’anno precedente. I lavoratori dell’Est Europa, maggiormente presenti nelle regioni del Nord Est, sono in Trentino-Alto Adige il 54,4% del totale, il picco più alto sul territorio nazionale. La stima del PIL prodotto dal comparto in Trentino-Alto Adige è di 299 milioni di euro, pari allo 0,8% del PIL regionale. In Trentino si registrano 3,3 colf ogni 1.000 abitanti e 10,2 badanti ogni 100 anziani.

Sito dell'Osservatorio Domina

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Pubblicato il: Mercoledì, 21 Febbraio 2024

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