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497mila imprenditori stranieri in Italia

14/07/2014

Anche in periodo di crisi gli imprenditori immigrati mantengono un significativo dinamismo imprenditoriale

Sono quasi 2 milioni gli imprenditori immigrati in Europa, dei quali poco meno della metà sono cittadini non comunitari. Si concentrano soprattutto in Germania, dove si registrano 461mila imprenditori, seguita dalla Gran Bretagna con 423mila imprenditori stranieri. I dati emergono dal Rapporto immigrazione e imprenditoria 2014 realizzato dal centro studi e ricerche Idos in collaborazione con Unioncamere, Cciaa di Roma, Cna e MoneyGram.
In Italia sono oltre 497mila le imprese controllate dagli immigrati, delle quali circa 400mila a titolo individuale. Secondo il rapporto, gli imprenditori nati all’estero sono riusciti a mantenere un significativo dinamismo imprenditoriale anche in questi anni di crisi, compensando la tendenziale diminuzione delle imprese guidate dagli italiani. Nel 2013 infatti, mentre il numero delle imprese italiane è calato dello 0,9%, quelle che fanno capo a lavoratori immigrati hanno registrato un andamento positivo del 4,1%. Sul territorio il panorama è frastagliato, con una maggiore concentrazione delle iniziative nel Nord, quindi nel Centro e infine nel Meridione.
Per quanto riguarda la distribuzione dei diversi gruppi etnici nei vari settori, dal rapporto emerge che quasi la metà dei titolari di imprese individuali nati all'estero e attivi nella manifattura sono cinesi (48,9%), quasi un terzo di quelli attivi nel commercio sono marocchini (29,2%), oltre un quarto di quelli attivi nell'edilizia sono romeni (28%) e un altro quinto sono albanesi (20,8%), quasi un quarto di coloro che scelgono le attività di alloggio e ristorazione sono cinesi (24,0%) e uno su nove è egiziano (11,0%). Tra gli immigrati titolari di ditte di noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese, invece, oltre un quarto è di origine bangladese (18,6%) o egiziana (7,5%).
In Trentino le imprese guidate da cittadini nati all'estero sono 3250 e rappresentano il 6,3% del totale delle aziende a livello provinciale. Sono principalmente attive nell'edilizia e nel commercio, ma si evidenziano sempre più anche nei settori di noleggio e ristorazione.

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Pubblicato il: Lunedì, 14 Luglio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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