27/02/2025
L’Agenzia ONU per i Rifugiati lancia il rapporto “Mappatura dell’Apolidia in Italia”
27/02/2025
L’Agenzia ONU per i Rifugiati lancia il rapporto “Mappatura dell’Apolidia in Italia”
Almeno 3.000 persone in Italia sono apolidi o a rischio di esserlo. Le comunità Rom originarie della ex Jugoslavia sono il gruppo più colpito, sulla base delle informazioni disponibili, insieme a persone provenienti da Stati dell’ex Unione Sovietica, Cuba, Cina (Tibet) e persone di origine palestinese.
I dati sono forniti dall'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati, che ha lanciato un nuovo rapporto chiamato “Mappatura dell’Apolidia in Italia”. Lo studio mette in luce le sfide affrontate dalle persone apolidi e da coloro che sono a rischio di apolidia nel Paese. Il rapporto fornisce approfondimenti sulle caratteristiche, le problematiche di protezione e le priorità in termini di riforme nei quadri giuridici e procedurali italiani per le persone apolidi.
L’Italia – afferma l'UNHCR – è stata all’avanguardia nella protezione delle persone apolidi fin dagli anni ’50, con la ratifica della Convenzione del 1954 sull’Apolidia e l’introduzione di una procedura amministrativa di determinazione dell’apolidia nel 1993. Con l’adesione alla Convenzione del 1961 sulla riduzione dell’apolidia, a fine 2015, ha poi assunto un impegno formale volto a ridurre e prevenire l’apolidia. Nel 2023, l’Italia ha nuovamente rinnovato i suoi sforzi per la tutela degli apolidi e per migliorare la procedura di determinazione dell’apolidia, prima costituendo un quadro di cooperazione tecnica con l’UNHCR attraverso la firma di un Protocollo d’intesa e successivamente presentando un impegno formale in occasione del Global Refugee Forum del 2023.