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Violenza sulle donne rifugiate, appello dell’Unhcr

25/11/2021

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Una donna rifugiata o sfollata interna su cinque è stata oggetto di violenza sessuale. A causa dell’impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sul rispetto dei diritti umani e in ambito socioeconomico, la situazione è peggiorata. Lo afferma l’Unhcr, l’Agenzia ONU per i rifugiati, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne celebrata il 25 novembre 2021.
Dall’Afghanistan alla Colombia, fino alla Repubblica Democratica del Congo, e in altri Paesi ancora – afferma l’Unhcr – l’impatto deleterio dei conflitti, del Covid-19 e delle migrazioni forzate ha colpito profondamente donne e bambine. L’Agenzia rivolge quindi un appello ad autorità nazionali e locali affinché agiscano con più efficacia per proteggere i diritti di donne e bambine rifugiate, sfollate interne o apolidi e prevengano le violazioni.
È inoltre necessario, aggiunge fra l’altro l’Unhcr, che le persone in fuga e gli apolidi siano inclusi in tutte le attività nazionali di risposta alla violenza di genere.

Nota dell'Agenzia ONU per i rifugiati

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Published: Thursday 25 November 2021

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