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Unicef, “più risorse per gli affidi familiari di minori migranti”

06/12/2019

“Quasi 4 MSNA su 10 non hanno avuto la possibilità di essere ospitati in famiglia”

“Circa il 94% dei 6.500 minori stranieri non accompagnati attualmente registrati in Italia risiede in grandi centri d’accoglienza e solo 6 su 100 vivono in una condizione comunitaria.”
Secondo un sondaggio lanciato dall'Unicef, il 59% dei giovani migranti e rifugiati intervistati considera positivamente soluzioni abitative che danno indipendenza, anche se molti dichiarano di avere incontrato ostacoli nel trovarne per via della mancanza di un contratto regolare di lavoro, del rifiuto di affittare a stranieri o della mancanza di una adeguata fonte di reddito. Quasi 4 intervistati su 10 non hanno avuto la possibilità di essere ospitati in famiglia, ma più di metà di essi afferma che avrebbe preferito questa soluzione.
A partire da questo premesse Unicef ha organizzato a Roma (5/12/2019) uno specifico Activate Talk incentrato sulle buone pratiche sperimentate in Italia in merito a soluzioni abitative in semi-autonomia e all'affidamento familiare per minori e neo-maggiorenni migranti e rifugiati, con particolare riferimento ai minori stranieri non accompagnati.
“Oltre ai minori attualmente registrati in Italia – afferma Unicef – altri 5.300 giovani migranti e rifugiati arrivati in Italia soli risultano irreperibili. Molti di loro hanno abbandonato il sistema d’accoglienza per via dei ritardi burocratici, della mancanza di informazioni sui loro diritti legali e delle preoccupazioni sul proprio status giuridico una volta divenuti maggiorenni. Questi giovani finiscono spesso in strada, tagliati fuori dai sistema di protezione e dai servizi di base.”
Sono circa 60.000 – aggiunge Unicef – i giovani migranti e rifugiati che hanno raggiunto l'Italia tra il 2014 e il 2018 e che hanno bisogno di assistenza.

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Pubblicato il: Venerdì, 06 Dicembre 2019

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