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Unhcr, “Piano Casa ostacolo all'integrazione”

26/05/2014

“La legge vieta che chi occupi illegalmente un edificio possa avere accesso alla registrazione della residenza”

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati esprime preoccupazione per gli effetti che la recente approvazione del decreto legge cosiddetto “Piano Casa” potrebbe provocare sulla vita di migliaia di rifugiati presenti in Italia. La legge – afferma l'Unhcr – vieta infatti che chi occupi illegalmente un edificio possa avere accesso alla registrazione della residenza. L’Agenzia Onu afferma che sono migliaia i rifugiati costretti a vivere in palazzi abbandonati e occupati nelle principali città italiane quali Roma, Milano, Torino, a causa dell’inadeguatezza dell’accoglienza e dell’insufficienza dei progetti di integrazione.
L’Unhcr ritiene che la legge, se così applicata, creerebbe un ulteriore ostacolo al processo di integrazione dei rifugiati in Italia costringendoli in una spirale di isolamento e marginalità: migliaia di persone sarebbero infatti private della possibilità di accedere alla residenza anagrafica. La conseguenza immediata, secondo l'Agenzia, sarebbe il rischio di non poter più accedere all’assistenza sanitaria, al lavoro, nonchè all’istruzione per migliaia di bambini. In assenza di residenza – prosegue l'Unhcr – non è infatti possibile avere una carta identità e senza questa è difficile avere accesso al lavoro e ai servizi essenziali.
L’Alto commissariato per i rifugiati auspica che venga immediatamente trovata una soluzione di accoglienza dignitosa per queste persone e che sia mantenuta la garanzia di accesso alla residenza.

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Pubblicato il: Lunedì, 26 Maggio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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