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Trentino, comunità senza frontiere

06/07/2014

Gli abitanti del piccolo paese di Salobbi sono giunti a Castelfondo per giocare con i “profughi”

Sarà la passione per il calcio, sarà l'onda lunga dei Mondiali in Brasile, ma più probabilmente sarà stato lo spirito di fratellanza e solidarietà che caratterizza la comunità trentina a spingere una decina di abitanti del piccolo paese di Salobbi, frazione di Brez, in Val di Non, a recarsi oggi (6/7/2014) a Castelfondo dai “profughi” accolti all'Ostello della Gioventù “Madonna della neve”. Da Salobbi sono giunte persone di diversa età, dagli otto ai cinquant'anni, che hanno voluto fraternizzare con i giovani salvati nel Mediterraneo nell'ambito dell'operazione “Mare Nostrum” dopo essere sfuggiti a guerre, violenze e persecuzioni nel loro Paese. Ne è nato un “triangolare” di calcio fra Salobbi, Mali e Nigeria analogo a quello giocato ieri dai ragazzi africani con i volontari del Comitato trentino della Croce Rossa. Poco importa chi ha vinto il triangolare sul prato davanti all'Ostello; il vero successo oggi è stato l'incontro fra diverse culture unite in un'unica comunità.

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Pubblicato il: Domenica, 06 Luglio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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