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Tratta di esseri umani

15/07/2008

Italia e Romania collaboreranno per combattere il fenomeno del traffico di esseri umani con azioni concrete di integrazione sociale e occupazionale.

Italia e Romania collaboreranno per combattere il fenomeno del traffico di esseri umani con azioni concrete di integrazione sociale e occupazionale e attraverso progetti e interventi finanziati dal Fondo sociale europeo. Con questi intenti è nato il protocollo d’intesa a sostegno delle vittime di tratta sottoscritto recentemente a Bucarest, in Romania, da dieci Regioni e dalle due Province autonome di Trento e Bolzano. Il protocollo è stato sottoscritto inoltre dal Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, dal ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali e dal ministero del Lavoro, della Famiglia e delle Pari opportunità romeno.

Il protocollo siglato a Bucarest I soggetti firmatari hanno concordato sulla necessità che il Fondo sociale europeo supporti i percorsi di reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di tratta attraverso dei progetti personalizzati che prevedano orientamento, formazione, tirocini e azioni di supporto. Grande importanza verrà inoltre data alla formazione degli operatori che operano sul territorio e allo sviluppo di ricerche e informazioni che possono essere utili per combattere il fenomeno anche alle Forze dell'Ordine. La Romania e le regioni firmatarie hanno dato risalto alla necessità di approcciare un problema complesso, quale la tratta di esseri umani, in maniera interregionale e transnazionale, promuovendo collegamenti e reti di servizi sociali al fine di aumentare l'incisività degli interventi. Il Fondo sociale europeo finanzierà in Romania degli interventi volti a cercare di migliorare le condizioni di vita delle persone più vulnerabili della società romena e a creare le condizioni economiche per una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Verranno inoltre effettuate delle campagne di sensibilizzazione e informazione sul problema nei due Paesi.

Gli enti firmatari del protocollo Il protocollo sottoscritto a Bucarest prevede un impegno di quattro anni da parte dei soggetti firmatari. Hanno sottoscritto il documento la Provincia autonoma di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Piemonte, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Sicilia e Toscana, il Dipartimento per i diritti e le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri italiano, il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali italiano e il ministero del Lavoro, della Famiglia e delle Pari opportunità romeno.

La normativa di riferimento in Trentino La Legge provinciale n. 13/90, recante “Interventi nel settore dell'immigrazione straniera extracomunitaria”, prevede che, nel pieno rispetto e valorizzazione della persona umana, la Provincia autonoma di Trento, nell'ambito delle proprie attribuzioni, promuova adeguate iniziative per il superamento delle difficoltà che ostacolano l'inserimento dei cittadini extracomunitari immigrati nella comunità trentina. La Provincia di Trento è quindi impegnata in iniziative volte ad assicurare un percorso di protezione e assistenza alle vittime di tratta attraverso un supporto individualizzato alla scelta di fuoriuscita da tale condizione e la realizzazione di programmi di assistenza e integrazione sociale volti anche all’ottenimento dello speciale permesso di soggiorno per fini umanitari. L’attivazione del percorso di protezione sociale deve consentire alla persona che ne beneficia di acquisire competenze utili per il raggiungimento dell’autonomia economica e lavorativa e di una integrazione sociale basata sulla dignità e sul rispetto della progettualità individuale (eventualmente anche nella scelta di un rimpatrio nel Paese d’origine). Al fine di aumentare l’efficacia delle iniziative adottate, la Provincia di Trento attraverso il Cinformi coordina un tavolo di confronto con tutti i soggetti pubblici e privati che in Trentino si occupano del fenomeno della tratta.

La video-inchiesta del Cinformi sul fenomeno tratta Il fenomeno della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale è al centro della video-inchiesta realizzata nel 2006 dal Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento e intitolata “Vittime della tratta”. Dietro al viaggio di queste persone e al loro inserimento nel mondo della prostituzione c’è quasi sempre un’organizzazione criminale. False promesse di lavoro e di condizioni di vita migliori: questi i motivi che spingono spesso molte donne a lasciare il loro Paese. Caratteristiche della tratta sono lo sradicamento dal Paese d’origine, il sequestro, lo sfruttamento sessuale e la quasi totale assenza di libertà.

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Pubblicato il: Giovedì, 02 Ottobre 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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