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Tratta di esseri umani, nuova norma approvata dal Parlamento UE

24/04/2024

Migliore protezione delle vittime; manca l’approvazione formale del Consiglio

Il Parlamento europeo ha dato il via libera finale alle norme riviste in materia di prevenzione e lotta contro la tratta di esseri umani e protezione delle vittime. È stata approvata, in particolare, una direttiva che amplia il campo di applicazione delle attuali misure per meglio combattere e prevenire la tratta di esseri umani e sostenere meglio coloro che la subiscono.
La nuova legge criminalizza a livello europeo anche il matrimonio forzato, l'adozione illegale e lo sfruttamento della maternità surrogata.
La normativa prevede inoltre di:

- rafforzare il coordinamento tra le autorità antitratta e quelle in materia di asilo, in modo che le vittime che necessitano anche di protezione internazionale ricevano un sostegno e una protezione adeguati e che il loro diritto di asilo sia rispettato;
- criminalizzare l'uso dei servizi forniti da una vittima della tratta, qualora l'utente sappia che la vittima è sfruttata, al fine di ridurre la domanda di sfruttamento;
- introdurre sanzioni per le imprese condannate per tratta, ad esempio escludendole dalle procedure di appalto e dall’ottenimento di aiuti pubblici o sovvenzioni; garantire che i pubblici ministeri possano scegliere di non perseguire le vittime per atti criminali che sono stati costretti a commettere e che le vittime ricevano sostegno indipendentemente dal fatto che collaborino o meno con le indagini;
- fornire sostegno alle vittime, compreso l'accesso a rifugi e alloggi sicuri, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili; garantire i diritti delle persone con disabilità e un adeguato sostegno, compresa la nomina di tutori o rappresentanti, ai minori non accompagnati;
- consentire ai giudici di considerare la diffusione non consensuale di immagini o video sessuali come una circostanza aggravante nell'emettere sentenze.

Il Consiglio deve ora approvare formalmente l'accordo. La direttiva entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE e gli Stati membri avranno due anni per attuare le sue disposizioni.

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Pubblicato il: Mercoledì, 24 Aprile 2024

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