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Titoli di soggiorno, nuova esperimentazione

14/02/2008

Si è tenuto oggi (14/02/2008) un incontro a Roma tra ministero dell’Interno, Anci e i 9 soggetti sperimentatori sulle nuove procedure per il rinnovo dei titoli di soggiorno...

Si è tenuto oggi (14/02/2008) un incontro a Roma tra ministero dell’Interno, Anci e i 9 soggetti sperimentatori sulle nuove procedure per il rinnovo dei titoli di soggiorno. Gli enti sperimentatori sono la Provincia autonoma di Trento, i Comuni di Lecce, Ancona, Brescia, Padova, Prato, Firenze, Ravenna e il Consorzio dei Comuni di Portogruaro. La sottosegretario di Stato con delega all’immigrazione del ministero dell’Interno, Marcella Lucidi, ha sottolineato la preoccupazione sull’andamento delle procedure di rilascio dei titoli di soggiorno. I ritardi sono notevoli ed è necessario cambiare. L’idea del ministero, a legislazione vigente, è di coinvolgere tre soggetti: questure, sportelli unici ed enti locali. In particolare la proposta formulata nell’incontro è quella di un più stretto rapporto tra sportelli unici e questure nelle fasi di primo rilascio e tra enti locali e questure nelle fasi di rinnovo. Allo stato attuale, vista l’interruzione della legislatura, non è al momento possibile il passaggio di competenze agli enti locali. Da qui la direttiva del ministro Amato volta a porre rimedio ai ritardi attraverso un potenziamento di postazioni e personale alle questure, nodo cruciale di tutta la procedura. Ulteriore rimedio previsto è il rilascio dell’appuntamento con la questura al momento in cui l’immigrato invia la domanda alla questura tramite Poste italiane. Fin qui poco cambia per gli enti sperimentatori, ma la proposta importante formulata dalla sottosegretario è stata quella di chiedere ai 9 enti sperimentatori la disponibilità a breve di partecipare ad una fase nuova della sperimentazione. L’idea è quella di predisporre un programma informatico elaborato dal ministero dell’Interno che sappia raccogliere la domanda presso gli sportelli degli enti sperimentatori senza far viaggiare il cartaceo. Sarà l’immigrato a consegnare la documentazione alla questura al momento della convocazione per le impronte digitali. Da questo punto la procedura segue l’attuale con l’attivazione dell’Istituto poligrafico della Zecca per il rilascio del titolo di soggiorno elettronico. All’Istituto è stato chiesto di ridurre i tempi di produzione dei documenti; oggi ci vogliono circa 70/80 giorni. Nella realizzazione del programma informatico a carico del ministero dell’Interno, da concretizzare in poco tempo, secondo la volontà della sottosegretario, contribuiranno nelle fasi di analisi dei flussi anche Anci e Provincia autonoma. Il sistema dovrebbe attingere ai dati già esistenti e dovranno essere inseriti solo i dati variabili (eventuale nuova residenza, nuovo rapporto di lavoro ecc). Per il ministero dell’Interno sarà importante individuare criteri minimi di garanzia sulle ricevute rilasciate dagli enti sperimentatori, viste le diverse modalità organizzative di ciascun ente. Mentre per Anci le questioni sono due: le risorse economiche da mettere a disposizione degli enti sperimentatori e la limitazione all’assunzione di personale dettata dall’ultima finanziaria per poter procedere in questo nuovo servizio. La Provincia autonoma si è detta pronta a partire possibilmente seguendo Anci, come ribadito in più occasioni dall’assessore Dalmaso. La Provincia autonoma ha auspicato che in questa nuova fase di sperimentazione sia data priorità di risorse, previste dalla direttiva Amato, alle questure dove avverrà questa nuova attività in modo che si possa recuperare l’arretrato, condizione essenziale perché questa nuova esperienza possa essere efficace. Fabio Sturani, vicepresidente di Anci e sindaco di Ancona, ha sottolineato come sia importante garantire un servizio più efficace; e se questo servizio viene svolto, a legislazione vigente, dall’ente locale è giusto che la quota di servizio che paga l’immigrato passi a chi fa il servizio. Sono però emerse durante l'incontro alcune critiche sugli eccessivi costi a carico degli immigrati per il rilascio dei titoli di soggiorno, ma al momento, dice il ministero dell'Interno, non è possibile modificare nulla perché il costo del servizio è disposto per legge. Sturani ha concluso dicendo che sarebbe importante arrivare a prolungare i tempi di validità del titolo di soggiorno, condizione necessaria per ridurre costi e tempi.

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Pubblicato il: Lunedì, 04 Agosto 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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