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TRENTO, FIRMATO ACCORDO PER I CORSI DI ITALIANO

11/12/2007

E’ stato sottoscritto oggi a Roma un accordo tra Provincia autonoma di Trento (assessorato alle politiche sociali) e ministero della Solidarietà sociale per l’organizzazione nel 2008 in Trentino di corsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e di conoscenza di base della cultura e dell’educazione civica italiana, per cittadini immigrati in particolare donne...

E’ stato sottoscritto oggi a Roma un accordo tra Provincia autonoma di Trento (assessorato alle politiche sociali) e ministero della Solidarietà sociale per l’organizzazione nel 2008 in Trentino di corsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e di conoscenza di base della cultura e dell’educazione civica italiana, per cittadini immigrati in particolare donne. Tali corsi saranno aggiuntivi a quelli che già le istituzioni scolastiche promuovo nei centri tradizionalmente deputati come i centri Eda. Infatti, i corsi saranno promossi in zone che si sono rivelate carenti di iniziative specifiche adeguate per adulti e dove nell’esperienza precedente si è attivata una proficua sinergia fra enti territoriali e istituzioni scolastiche. Per essere operativo l’accordo dovrà però essere approvato con decreto entro il prossimo febbraio. Le risorse previste dovrebbero consentire di organizzare una cinquantina di corsi coinvolgendo un migliaio di cittadini immigrati, il doppio della precedente edizione. Il modello proposto seguirà quello già sperimentato positivamente nell’ultima edizione che ha visto come attuatori i comuni e i comprensori, in collaborazione con Istituti di istruzione e Istituti comprensivi, partendo dai Comuni di Brentonico, Segonzano e Strigno e dai Comprensori della Valle di Fassa, Valle di Fiemme, Giudicarie, Primiero, Valle di Non e Valle di Sole. Per la Provincia autonoma sarà il Cinformi dell’assessorato alle politiche a gestire l’iniziativa con il supporto tecnico del centro Millevoci dell’assessorato all’istruzione. Anche quest’anno i corsi dovranno rispettare gli standard qualitativi riconosciuti dall’Unione europea come idonei per il rilascio della certificazione delle competenze linguistiche. “Poter comunicare direttamente nella lingua del paese di accoglienza, conoscendone anche abitudini e tradizioni - afferma Marta Dalmaso, assessore alle Politiche sociali della Provincia autonoma - è uno strumento fondamentale affinché gli stranieri possano costruire relazioni positive con la comunità locale”. “Anche le imprese dovrebbero varare delle iniziative straordinarie, con cui potrebbero dare un importante contributo al processo d’integrazione degli immigrati insegnando l'italiano ai propri dipendenti immigrati”: parole di Paolo Ferrero, ministro della Solidarietà sociale.

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Pubblicato il: Giovedì, 03 Gennaio 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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