14/02/2025
A inizio 2024 le persone con cittadinanza non italiana sono quasi 47 mila, in aumento del 3% rispetto all'anno precedente
14/02/2025
A inizio 2024 le persone con cittadinanza non italiana sono quasi 47 mila, in aumento del 3% rispetto all'anno precedenteL'ISPAT, Istituto di Statistica della provincia di Trento, ha diffuso i dati definitivi, aggiornati al 1° gennaio 2024, relativi alla presenza dei cittadini stranieri (persone con cittadinanza non italiana) in Trentino. Ecco i principali indicatori.
❖ Al 1° gennaio 2024 la popolazione straniera residente in Trentino ammonta a 46.977 unità, 1.357 in più rispetto al dato del 1° gennaio 2023. L’incremento relativo è pari al 3,0%, dovuto principalmente al saldo migratorio con l’estero. Rispetto al 1° gennaio 2023 la popolazione residente straniera registra invece un incremento del 2,2% a livello nazionale, dell’1,5% nel Nord- est e del 6,2% in provincia di Bolzano.
❖ Gli stranieri costituiscono l’8,6% della popolazione totale residente in Trentino. In provincia di Trento gli stranieri sono percentualmente poco meno della media nazionale (gli stranieri in Italia sono l’8,9% della popolazione complessiva), mentre nella provincia di Bolzano raggiungono il 10,4% e nella ripartizione Nord-est l’11,1%.
❖ I nati stranieri nel 2023 sono 485 (86 meno dell’anno precedente) e il tasso di natalità (nati su popolazione straniera media residente) è di 10,5 nati per mille abitanti (nel 2022 era pari a 12,5 nati per mille); il tasso di natalità dei cittadini italiani è invece pari al 6,6 per mille. La diminuzione ormai decennale del tasso di natalità dei cittadini stranieri fa pensare a un allineamento della tendenza ad avere figli dei cittadini stranieri residenti a quella dei cittadini italiani. A livello nazionale il tasso di natalità per i cittadini stranieri è pari al 9,9 per mille, oltre l’11 per mille nel Nord-est e nella provincia di Bolzano.
❖ Gli stranieri residenti in Trentino cancellati per morte nell’anno sono 86 (12 unità in meno rispetto all’anno precedente). In conseguenza dell’alta natalità e della bassa mortalità, il saldo naturale (nati meno morti) per i cittadini stranieri è positivo (+399 unità).
❖ Il saldo migratorio totale risulta positivo, pari a 3.013 unità, ed è la componente verso l’estero a pesare maggiormente (+2.768 unità). Gli iscritti dall’estero, infatti, sono 3.320 e superano ampiamente i 552 cancellati per l’estero; le migrazioni da e per altri comuni italiani sono invece quasi equivalenti: i movimenti interni presentano un saldo positivo pari a 245 unità.
❖ Le acquisizioni di cittadinanza italiana sottraggono 2.071 persone alla quota totale degli stranieri; rispetto all’anno precedente sono 1.207 in meno gli stranieri residenti che hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel corso del 2023.
❖ L’aggiustamento statistico è positivo (+16 unità) e comprende sia la rettifica censuaria, stimata dall’Istat secondo la nuova metodologia del calcolo della popolazione, sia il saldo altre variazioni (differenza tra gli stranieri cancellati per irreperibilità o per mancato rinnovo della dichiarazione di dimora abituale, obbligatoria per gli stranieri non comunitari, e gli stranieri iscritti per sanare errori nelle pratiche anagrafiche).
❖ Complessivamente, in provincia di Trento sono presenti persone di 147 cittadinanze straniere diverse; a queste vanno aggiunti gli apolidi (in tutto 4 persone). La maggior parte degli stranieri residenti sono cittadini europei: 29,9% dell’Unione europea e 28,3% dell’Europa centro-orientale. I romeni sono la comunità più numerosa (22,2% degli stranieri totali), seguiti dagli albanesi (10,8%), dai pakistani e dai marocchini (entrambi 7,6%) e dagli ucraini (6,1%). Le prime quattro cittadinanze totalizzano insieme il 48,2% degli stranieri residenti in Trentino.
❖ La popolazione straniera è composta per il 51,3% da donne. La componente femminile è più rilevante tra i cittadini dell’Ucraina (72,8%), della Federazione Russa, della Polonia, del Brasile e della Moldova. Gli uomini, invece, prevalgono in modo particolare tra senegalesi e bangladesi (per oltre il 70% sono maschi) e pakistani.
❖ Analizzando la suddivisione dei cittadini stranieri per comunità di valle, si può osservare che le tre comunità più popolose comprendono il 56,8% degli stranieri residenti in Trentino: 29,4% nel Territorio Val d’Adige, 17,5% in Vallagarina e 10,0% nell’Alto Garda e Ledro. Sono tre le comunità con percentuale di stranieri inferiore all’1%: Altipiani Cimbri, Primiero e Paganella.
❖ Quasi tutte le comunità di valle incrementano la propria popolazione straniera e in modo particolarmente significativo il Comun General de Fascia e la Comunità della Paganella. Perdono invece popolazione straniera, seppur di poche unità, la Comunità Alto Garda e Ledro e la Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri.
❖ La comunità con la maggiore percentuale di stranieri rispetto alla popolazione totale è il Territorio Val d’Adige, dove i cittadini stranieri sono l’11,2% dei residenti, seguita dalla Comunità Rotaliana- Königsberg, dove sono il 10,9%. Quella che ne ospita meno è la Comunità di Primiero, che conta cittadini stranieri nella misura del 3,3% dei residenti. I comuni con la maggiore quota di stranieri rispetto al totale dei residenti sono Borgo d’Anaunia e Roveré della Luna (14,1%), mentre il comune di Fierozzo non ospita alcun cittadino straniero.
❖ La distribuzione per età degli stranieri in Trentino è molto diversa da quella degli italiani e contribuisce a rallentare il processo di invecchiamento della popolazione trentina: i minorenni con cittadinanza italiana sono il 15,9% e gli anziani (65 anni di età e oltre) il 25,2% del totale, mentre tra i cittadini stranieri residenti è minorenne il 19,6% e solo il 6,9% ha 65 anni o più. Complessivamente, il 57,4% dei cittadini stranieri ha meno di quarant’anni (contro il 38,8% dei soli cittadini italiani). Le donne sono la componente più rilevante nelle classi di età di 40 anni e oltre, e superano il 69% nella classe di età di 65 anni e oltre.