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Stop al lavoro agli immigrati irregolari

18/04/2012

Gli stranieri irregolari potrebbero usufruire di un permesso temporaneo nei casi di particolare sfruttamento lavorativo

Il Consiglio dei ministri ha approvato nei giorni scorsi un provvedimento sanzionatorio a carico dei datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Si tratta di un decreto che recepisce una direttiva comunitaria del 2009 e che va ad integrare le previsioni del Testo unico dell’immigrazione del 1998. Ora lo schema di decreto sarà inviato al parere delle Commissioni parlamentari per la sua approvazione definitiva e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il nuovo regime sanzionatorio prevede che il datore di lavoro che sia stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, di reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione, o di minori da impiegare in attività illecita, di intermediazione illecita, di sfruttamento del lavoro o di assunzione di lavoratori privi di permesso di soggiorno ovvero con permesso scaduto, non potrà poi ottenere il nulla osta a successive attività imprenditoriali. Al fine di favorire l’emersione delle persone irregolari si prevede, per le sole ipotesi di particolare sfruttamento lavorativo, che lo straniero che presenta denuncia o coopera nel procedimento penale possa ottenere, a talune condizioni, il rilascio di un permesso di soggiorno di durata temporanea (correlata alla durata del procedimento penale). Viene, inoltre, previsto un sistema di sanzioni pecuniarie che vanno a colpire anche le persone giuridiche le quali si siano avvantaggiate ricorrendo all’impiego di cittadini stranieri il cui soggiorno è irregolare.Si prevede infine una programmazione annuale dell’attività di vigilanza sui luoghi di lavoro e la comunicazione annuale da parte del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, alla Commissione europea, del numero totale di ispezioni effettuate l’anno precedente e dei risultati delle stesse.

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Pubblicato il: Mercoledì, 18 Aprile 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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