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Sempre più alunni stranieri nati in Italia

20/03/2014

Sono 786.630 e il 47,2% è nato in Italia; in crescita anche gli iscritti all’Università

Sempre più numerosi, ma anche più bravi a scuola. All’esame di maturità il 7,4% di studenti non italiani che frequenta il liceo prende più di 90. Nell’anno scolastico 2012/2013 gli alunni con cittadinanza non italiana sono 786.630, l'8,8% sul totale degli iscritti nelle scuole italiane. L’aumento della loro presenza rispetto all’anno precedente è dello 0,4%. Il 47,2% degli studenti stranieri è nato in Italia; la percentuale sale all'80% nelle scuole dell'infanzia e al 60% nella primaria.
Questa la fotografia scattata dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in collaborazione con la Fondazione Ismu, sulla presenza nel Paese di alunni con cittadinanza non italiana nell'anno scolastico 2012/2013.
Secondo il rapporto, gli alunni con cittadinanza non italiana sono presenti soprattutto nelle regioni del nord e del centro, concentrati in particolare nelle province di media e piccola dimensione. Riguardo la provenienza, è confermato il primato, ormai pluriennale, degli alunni romeni, che sono 148.602, seguiti dagli albanesi con 104.710 presenze e dai marocchini 98.106 presenze.
Il rapporto parla anche della presenza di alunni stranieri con disabilità, che negli ultimi cinque anni è raddoppiata: ora sono il 3,1% tra gli alunni con cittadinanza non italiana e il 10,8% tra gli alunni con disabilità.

I risultati scolastici
Pur rimanendo, secondo il rapporto del Miur, in livelli di "ritardo scolastico ancora significativi", gli alunni con cittadinanza non italiana guadagnano terreno riguardo i risultati scolastici. Il problema del ritardo scolastico quasi si annulla per gli studenti con diversa cittadinanza che però sono nati in Italia: le loro performance si avvicinano a quelle degli italiani in particolare nelle prove di lingua straniera. In alcune regioni del Sud le differenze tra gli italiani e gli studenti di seconda generazione di origine straniera tendono addirittura ad invertirsi: in Campania gli stranieri nati in Italia fin dalla scuola primaria hanno un rendimento migliore dei loro compagni di classe figli di italiani. Inoltre il rapporto afferma che quasi cinque alunni su cento (il 4,8%) iniziano la scuola primaria a cinque anni, un dato in aumento e in linea con la tendenza all'anticipo di tutti gli studenti che vanno a scuola prima. All’esame di maturità al liceo il 7,4% degli alunni con cittadinanza non italiana esce con un voto superiore al 90/100, contro il 13,7% degli italiani. Sono in crescita anche gli studenti di origine straniera che, dopo aver preso il diploma in Italia, scelgono di proseguire gli studi all'Università: nell'anno scolastico hanno toccato una punta del 3,1%.

Formazione tecnica in pole position
La formazione tecnica e professionale è sempre in testa alle preferenze dei ragazzi con cittadinanza non italiana e viene scelta dall’80% degli alunni, mentre l'avvio al liceo o all'istruzione artistica interessa poco più di 2 su 10. Una scelta – secondo l’analisi – che viene dettata prevalentemente da ragioni economiche: la necessità di un lasciapassare qualificato ma rapido per il mondo del lavoro. Nel Nord Est l'iscrizione agli istituti professionali raggiunge la punta massima del 42,1%.

Gli alunni stranieri in Trentino
Sono 9.455 gli studenti stranieri presenti nelle scuole del Trentino nell’anno scolastico 2012/2013, con un’incidenza sul totale pari all’11,5%. L’aumento percentuale rispetto all’anno precedente è stato prossimo allo zero. In più della metà dei casi gli alunni stranieri risultano nati in Italia: l’85% di coloro che frequentano le scuole dell’infanzia, il 65% degli iscritti alla primaria, il 35% degli studenti stranieri della scuole secondaria di primo grado e quasi il 15% di coloro che frequentano un istituto superiore.

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Pubblicato il: Giovedì, 20 Marzo 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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