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“Semestre italiano”, immigrazione al centro

03/07/2014

Fra i punti chiave protezione internazionale, tratta di esseri umani, minori e mobilità dei lavoratori e dei cervelli

L'immigrazione è una delle priorità del programma del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’UE che ha preso il via l'1 luglio e che si concluderà il 31 dicembre 2014. L'Italia intende invitare l’Unione europea a concentrare la propria attenzione sul coordinamento delle azioni intraprese dagli Stati membri. Si vuole inoltre sostenere pienamente gli sforzi di “Frontex” per concludere accordi di cooperazione operativa con i Paesi terzi in materia di controllo delle frontiere e di lotta contro l’immigrazione irregolare. “Tenuto conto degli effetti positivi della migrazione circolare - si legge nel programma italiano per il semestre - è necessario promuovere la mobilità dei lavoratori, in particolare nella regione del Mediterraneo, nel quadro di una politica di apertura nei confronti dei Paesi terzi di origine.” Un altro obiettivo della presidenza è quello migliorare la capacità di attrazione dell’Unione europea e promuovere la cosiddetta “circolazione dei cervelli”, capace di contribuire alla crescita dell’UE e dei Paesi terzi.
L'Italia intende anche incoraggiare le politiche a favore dei minori stranieri non accompagnati, compresi quelli che chiedono asilo e a favore delle vittime di tratta, attraverso l’analisi e lo sviluppo di procedure operative e di buone pratiche in materia di accoglienza e identificazione. In particolare, per quanto riguarda l’accertamento dell’età, la presidenza italiana ritiene necessario individuare criteri europei comuni di accertamento, reciprocamente riconosciuti dagli Stati, e sviluppare strumenti immediatamente operativi.
Particolare attenzione sarà riservata anche all'integrazione dei cittadini dei Paesi terzi, compresi coloro che hanno bisogno di protezione internazionale. Sulla base delle buone pratiche degli Stati membri, la Presidenza lavorerà per innalzare il livello delle prestazioni a livello europeo in tale settore, in linea con l’Agenda europea per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi.
Tenendo presente che il dialogo interreligioso è un fattore di coesione sociale, l’attenzione sarà rivolta anche alla promozione e alla tutela della libertà di religione e di culto attraverso la mediazione sociale e il dialogo interculturale.
La Presidenza italiana considera poi prioritaria una politica di rimpatrio efficace e sostenibile, che rispetti pienamente i diritti dei migranti e tenga conto delle caratteristiche specifiche dei Paesi di origine. Nel corso del semestre europeo l'Italia sosterrà lo sviluppo di un’azione coerente per combattere la tratta di esseri umani con particolare riguardo agli aspetti della prevenzione, della protezione delle vittime e delle attività di polizia attraverso, tra l’altro, la diffusione di buone pratiche e la definizione di criteri per l’identificazione delle vittime, con particolare riferimento ai casi di violenza di genere e di abusi su minori.
Particolare attenzione sarà prestata alla prevenzione del cosiddetto fenomeno di “asylum shopping” e dei movimenti secondari di migranti verso quegli Stati membri che offrono condizioni di accoglienza più attraenti, tenendo presente che i criteri per la determinazione dello Stato membro responsabile devono applicarsi secondo la gerarchia indicata dal Regolamento (CE) 604/2013 (Dublino III) e nel rispetto dei diritti fondamentali tra i quali, in particolare, il diritto all’unità familiare.
L’attenzione sarà rivolta anche alla questione complessa e irrisolta del reciproco riconoscimento delle decisioni nazionali in materia di protezione internazionale e di libera circolazione dei beneficiari di protezione, ivi compreso il diritto di lavorare in qualsiasi Stato dell’Unione europea.

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Pubblicato il: Giovedì, 03 Luglio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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