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Renzi sugli sbarchi: “Intervenire nei Paesi d'origine”

01/06/2014

“Se un bambino rischia la vita lo salviamo anche senza raccomandazioni di un commissario europeo”

Sbarchi, flussi migratori e politiche internazionali. Ne ha parlato oggi (1 giugno 2014) il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenendo al Festival dell'Economia di Trento. C'è bisogno – ha affermato il premier sul tema sbarchi – di maggiore forza nei Paesi d'origine. Ci vuole un ruolo delle organizzazioni internazionali degno di questo nome, non è solo una responsabilità dell'Europa. “L'organizzazione internazionale dei rifugiati – ha chiesto Renzi – può essere pronta sulle coste della Libia per verificare chi ha requisiti e chi no e soprattutto può esservi un intervento più deciso magari con un inviato speciale delle Nazioni Unite?” La politica estera comune dell'Unione Europea – ha aggiunto poi Renzi – deve essere più incisiva; l'Europa deve gestire meglio le frontiere "ricentrando" e “ritarando” l'attività di Frontex sul Mediterraneo.
Rispondendo poi alle raccomandazioni dell'Europa riguardo l'accoglienza dei migranti, il premier ha affermato che “se un bambino rischia la vita lo salviamo anche senza raccomandazioni di un commissario europeo”.
Intanto negli ultimi giorni sono oltre tremila i migranti tratti in salvo dalla Marina Militare nelle acque del Mediterraneo nell'ambito dell'operazione "Mare Nostrum". Fra loro anche donne e bambini.

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Pubblicato il: Domenica, 01 Giugno 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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