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Rallenta l'immigrazione in Italia

20/01/2012

Presentata l’edizione 2012 del rapporto Istat intitolato “Noi Italia”

Sono circa 4,6 milioni i cittadini stranieri iscritti nelle anagrafi dei comuni italiani all’inizio del 2011, il 7,5% del totale dei residenti. Rispetto al 2001 sono più che triplicati ma, nel 2010, il ritmo di crescita è meno sostenuto rispetto agli anni precedenti e si ferma al 7,9%. I dati emergono dall’edizione 2012 del rapporto Istat dal titolo “Noi Italia”, che offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali dell’Italia, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.
Per quanto riguarda le provenienze delle persone immigrate residenti in Italia al primo gennaio 2011, il rapporto evidenzia che al primo posto si collocano i cittadini romeni, seguiti da albanesi, marocchini, cinesi e ucraini. Queste persone rappresentano da sole più della metà del totale. Nel corso del 2010, tra le comunità che sono cresciute maggiormente si trovano quelle dell’Europa dell’est e del subcontinente indiano.
Il rapporto Istat rileva inoltre che i cittadini originari dai paesi non comunitari residenti in Italia al primo gennaio 2010 sono 3 milioni e 400 mila, in crescita rispetto all’anno precedente. Nel corso degli anni i motivi di soggiorno dei cittadini non comunitari che scelgono di vivere in Italia sono cambiati. Nel 2010 le persone che hanno un permesso di soggiorno per motivi familiari risultano il 34% del totale, mentre nel 1992 il 13% era in possesso di un tale permesso.
Le persone di origine immigrata occupate sul mercato del lavoro italiano rappresentano il 9,4% del totale. Il tasso di occupazione degli stranieri è del 67%, risultando più elevato di quello degli italiani che è del 60,6%. Lo stesso risulta per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, che è dell’11,6% tra gli immigrati di fronte a un tasso dell’8,1% tra gli italiani. Il tasso di inattività della popolazione immigrata è, invece, inferiore di dieci punti percentuali a quello della popolazione italiana (28,6% contro 38,6%).
Per quanto riguarda il livello di istruzione, i nuovi italiani in età 15-64 anni residenti nel Paese presentano livelli di istruzione simili a quelli della popolazione italiana. Circa la metà degli stranieri è in possesso al più della licenza media, ovvero il 49,7%, a fronte del 46,3% degli italiani; il 40,3% ha un diploma di scuola superiore e il 10% una laurea.

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Pubblicato il: Venerdì, 20 Gennaio 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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