Vai menu di sezione

Quasi 680mila imprese straniere in Italia

01/10/2025

Si consolida il trend di crescita dell’ultimo quinquennio

Al 30 giugno 2025, il numero di imprese straniere* iscritte al Registro Imprese delle Camere di Commercio è pari a 678.004, di cui 537.972 (79%) sono di nazionalità non UE. Rispetto a giugno 2024, l’aumento è stato dell’1,7%, un dato che consolida il trend crescente dell’ultimo quinquennio (+6% rispetto al 2021) che risulta opposto a quello delle imprese autoctone, in calo di quasi il 5%.
I dati sono contenuti nel nuovo report "L’imprenditoria straniera in Italia. Una lettura attraverso i dati del Registro Imprese. I semestre 2025" , curato da Infocamere.
Tra gennaio e giugno 2025, le iscrizioni hanno raggiunto quota 36.895, (-267 rispetto al 2024) mentre le cessazioni si sono attestate a 20.754 (-804), generando nell’anno un saldo positivo di oltre 16mila unità. La crescita delle imprese straniere deriva quasi totalmente dall’incremento delle società di capitale, che nell’ultimo anno sono aumentate dell’11,4%, superando quota 147mila unità, a fronte di una tenuta delle imprese individuali, che rappresentano tuttavia il 72% del totale.
A trainare l'imprenditoria straniera nel primo semestre 2025 sono stati i settori costruzioni e agricoltura (+3,2% e +3,7% su base annua), che rappresentano rispettivamente il 25% e il 3% del totale. Settore più rappresentativo con 275mila imprese, il commercio registra un lieve recupero (+0,1%) mentre cresce l’industria manifatturiera (+1,1%) dove operano oltre 50mila imprese. Sotto il profilo territoriale, è la Lombardia con tutto il Nord Ovest, dove si concentrano la maggior parte delle imprese straniere (32%), a mostrare una crescita più sostenuta su base annua (+3,6%) superiore a quella delle regioni del Nord Est (+2,8%). Dinamiche divergenti per le aree del Mezzogiorno (-0,5%) e del Centro (+0,3%), che detengono rispettivamente la maggiore e la minore incidenza sul totale delle imprese.
La provincia con la maggior concentrazione di imprese straniere si conferma Prato, che consolida l'incidenza territoriale (32,7%), seguita da Trieste (20%) e dalla novità Imperia (18,2%) che lascia Firenze ai piedi del podio.
Approfondendo l’analisi alle imprese individuali, Marocco, Romania e Cina si confermano i Paesi da cui provengono la maggior parte dei titolari d’azienda (34% del totale) seguiti da Albania, Bangladesh e Pakistan (19%) e quindi da Egitto, Nigeria e Senegal (11%).
Guardando ai settori di attività economica, i titolari marocchini registrano un’incidenza maggiore nel commercio (21,6%) mentre i titolari romeni prediligono il settore delle costruzioni (22%). Marocchini e romeni condividono la passione imprenditoriale per i servizi di trasporto, magazzinaggio e noleggio mentre i cinesi invece operano prevalentemente nel manifatturiero e nei servizi ricreativi e di intrattenimento.

*Infocamere definisce "straniera" l'impresa "la cui partecipazione di persone fisiche non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e di cariche amministrative detenute da individui stranieri, per tipologia di impresa".

"L’imprenditoria straniera in Italia. Una lettura attraverso i dati del Registro Imprese. I semestre 2025"

Nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Mercoledì, 01 Ottobre 2025

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto