21/11/2007
Sono giorni di grande attesa per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto flussi per le quote di ingresso di lavoratori a tempo indeterminato; un'attesa interessata sia per coloro che attendono una quota, sia per coloro che sono curiosi di vedere in azione questo nuovo sistema informatico...QUOTE 2007, “SFIDA” DIGITALE
Sono giorni di grande attesa per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto flussi per le quote di ingresso di lavoratori a tempo indeterminato; un'attesa interessata sia per coloro che attendono una quota, sia per coloro che sono curiosi di vedere in azione questo nuovo sistema informatico. A pubblicazione avvenuta, quindi, partirà il conto alla rovescia per l'invio telematico della domanda di nulla osta al lavoro. Com'è noto, dovrà essere usato un computer collegato a internet e la graduatoria per l'accesso alle quote sarà stilata tenendo conto dell'ora di arrivo dei moduli, con una precisione al millesimo di secondo. Quando scatterà “l'ora X”, sarà quindi fondamentale impiegare il minor tempo possibile per spedire elettronicamente la domanda. Altrettanto importante, quindi, è acquisire alcune conoscenze tecniche che potrebbero aumentare le probabilità di ottenere una quota. Si tratta di semplici “sfumature” per i non addetti ai lavori; in un confronto al millesimo di secondo, però, dove il protagonista sarà il computer, potrebbero fare la differenza. Ma cosa dicono gli esperti? Innanzitutto i tecnici precisano che le informazioni squisitamente tecnico-informatiche fornite dal ministero dell'Interno sul programma da utilizzare e più in generale su questa procedura telematica non sono sufficienti per definire una “strategia ideale” per l'invio del modulo telematico di richiesta di nulla osta al lavoro. Tuttavia, gli esperti ci hanno anche segnalato alcuni aspetti che potrebbero incidere sulla tempestività della “spedizione digitale”:
- il collegamento a internet tramite adsl o altre tipologie di connessione veloce è più rapido di un collegamento con modem vecchio tipo;
- un provider (fornitore del servizio internet) con server presente sul territorio nazionale potrebbe consentire un invio più rapido del modulo elettronico;
- nei computer meno veloci (ad esempio i modelli meno recenti) la macchina diventa operativa parecchi minuti dopo l'accensione; meglio quindi avviarli con largo anticipo rispetto al momento dell'invio;
- eventuali aggiornamenti software (ad esempio l’antivirus) o della posta in arrivo o in uscita eseguiti in automatico dal computer e coincidenti con il “click” di invio del modulo elettronico potrebbero rallentare la spedizione della domanda e quindi ritardarne l'arrivo a destinazione;
- meglio dotarsi di un orologio estremamente preciso per sapere esattamente quando inviare la domanda; l'orario indicato dal computer non è sempre preciso;
- infine, eventuali interruzioni nel servizio internet da parte del provider o l'accidentale interruzione dell'alimentazione del computer (ad esempio batteria scarica nei portatili) potrebbero, come è facile immaginare, compromettere le possibilità di ottenere la quota.
Ma quanti moduli telematici è possibile inviare da un singolo computer? Per fare chiarezza, abbiamo sentito i tecnici del ministero dell’Interno. Innanzitutto precisiamo che le associazioni datoriali, sindacali e patronali che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con il ministero dell’Interno potranno inviare più domande per più datori di lavoro per ogni operatore registrato; tutti gli altri soggetti singoli (o associati) non accreditati potranno invece inviare cinque richieste di nulla osta per ogni datore di lavoro registrato. Tuttavia è possibile, dalla stessa postazione, procedere alla registrazione di ulteriori datori di lavoro (sempre nel limite di 5 richieste per datore di lavoro registrato). In tale caso, però, non sarà possibile un invio massivo delle domande, bensì un invio per singolo datore di lavoro registrato. Naturalmente quest’ultima modalità di spedizione delle domande comporta un allungamento dei tempi che potrebbe risultare “fatale”.