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“Profughi in fuga come gli ebrei dal nazismo”

25/11/2015

Il Capo dello Stato, “solo chi non vuol vedere può fingere di non sapere”

“Solo chi non vuol vedere può fingere di non sapere da dove viene la dolorosa carovana di persone che risale l'Africa e il Medio-Oriente verso l'Europa. Ripetono la tragedia degli ebrei in fuga dal nazismo; delle centinaia di migliaia di prigionieri di guerra che vagavano in Europa, all'indomani della Seconda guerra mondiale, alla ricerca di focolari andati distrutti, dei profughi le cui case e comunità all'improvviso erano entrate a far parte di un altro Paese. Sono gli eredi di coloro che, a rischio della vita, valicavano il Muro di Berlino; dei cittadini che, sfidando i campi minati, cercavano di transitare dall'Ungheria in Austria.”
Sono parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto oggi (25/11/2015) a Strasburgo alla seduta solenne del Parlamento europeo.
“Il mondo – ha detto poi Mattarella – è in movimento, sulle gambe di milioni di donne, uomini, bambini, spesso vittime di crudeli trafficanti di esseri umani:è un esercito inerme, che marcia alla ricerca della propria salvezza. Cosa possiamo opporre alle loro ragioni? … Gli accordi di Dublino fotografano una realtà un passato che non c'è più. Per questo sono superati: superati dalla realtà che è un giudice inflessibile ... L'esigenza – ha proseguito il Capo dello Stato - è quella di definire nuove regole improntate a principi di umanità e sicurezza, di solidarietà e responsabilità, e comunque adeguate alla realtà nuova che abbiamo di fronte. La scelta, in definitiva - e non solo in ambito migratorio - è tra un'Unione che affronta i fenomeni cercando di regolarli e un'Europa che subisce gli eventi senza essere capace di governarli, con il conseguente aumento degli squilibri interni e della sfiducia tra i Paesi membri.”

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Pubblicato il: Mercoledì, 25 Novembre 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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