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“Procedure più snelle per le pratiche di soggiorno”

23/02/2012

Riccardi: opportuno ridurre i tempi per i permessi e offrire soluzioni a chi resta senza lavoro

“Snellire le procedure per l'acquisizione dei titoli di soggiorno, eliminando ogni passaggio vessatorio o punitivo.” Questo l’impegno del ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi, assunto nel corso di una recente audizione presso la Commissione affari costituzionali del Senato. Il ministro Riccardi ha ribadito davanti alla Commissione che il governo sta per avviare una serie di iniziative per attenuare il rischio che la condizione di precarietà conseguente alla perdita del lavoro induca gli immigrati a entrare nel circuito della clandestinità e dell'illegalità.
Parlando del radicamento degli immigrati sul territorio italiano e della presenza dei giovani immigrati, Riccardi ha ricordato il ruolo della scuola ai fini dell’inserimento sociale e l’opportunità di evitare concentrazioni abitative degli stranieri, che potrebbero determinare tensioni sociali ed episodi di razzismo. Inoltre, il ministro ha sottolineato il valore di una cultura di base condivisa, fondata sulla conoscenza della lingua italiana e sulla consapevolezza civica. “In tale direzione – ha precisato Riccardi – potranno contribuire sia i mezzi di informazione di massa, sia il rapporto proficuo con i rappresentanti delle comunità religiose”.
Riguardo l'ipotesi di riconoscere la cittadinanza italiana ai bambini figli di stranieri nati in Italia, il ministro ritiene che il criterio della nascita debba essere accompagnato da quello di “un'adesione culturale alla comunità nazionale”. Il ministro auspica che le Camere individuino presto una soluzione legislativa condivisa.

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Pubblicato il: Giovedì, 23 Febbraio 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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